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Venezia 69: in concorso Malick, De Palma, Bellocchio, Comencini e Ciprì. Mistero su Anderson

Non ci sarà Paul Thomas Anderson con il suo nuovo atteso film ma Terrence Malick riscatta egregiamente quest’assenza portando in concorso “To the wonder”. In gara anche i film di Brian De Palma, Marco Bellocchio, Francesca Comencini e Daniele Ciprì (per la prima volta senza Maresco).

Habemus Malick! Dopo tre anni in cui si rincorrevano le voci su una possibile presenza al festival del regista americano con uno dei suoi nuovi e rari film, la Mostra del cinema di Venezia finalmente ce la fa e porta in concorso uno dei più interessanti ed importanti registi, che in laguna (dove sarà quasi certamente assente data la sua risaputa ritrosia ai festival e cerimonie) presenterà in concorso “To the Wonder” con Ben Affleck, Rachel McAdams, Rachel Weisz e Javier Bardem.

IN CONCORSO non ci sarà, come si vociferava, il nuovo film di Paul Thomas Anderson (a meno che non sia il film a sorpresa), ma quelli, tra gli altri, di Olivier Assayas, Brian De Palma (con il remake del francese “Crime d’amour”, “Passion”), Kim Ki-duk, Brillante Mendoza e Takeshi Kitano. Per gli italiani, come preannunciato, Marco Bellocchio con “Bella addormentata”, Daniele Ciprì con “E’ stato il figlio” (entrambi con Toni Servillo) e Francesca Comencini con “Un giorno speciale”. Annunciati 17 film, manca l’ultimo: “Non sarà un cinese”, assicura sorridendo il direttore Alberto Barbera in riferimento alle sorprese del predecessore Marco Müller.

FUORI CONCORSO le nuove opere di Mira Nair, che aprirà la 69esima edizione del festival con “The Reluctant Fundamentalist”, Susanne Bier (“Love is all you need”), il centenario Manoel De Oliveira, Kiyoshi Kurosawa (“Penance”), Robert Redford, regista e attore di “The company you keep” con Susan Sarandon, Richard Jenkis, Shia LaBeouf, Stanley Tucci e Nick Nolte e i documentari di Jonathan Demme con “Enzo Avitabile Music Life” sul sassofonista italiano, e Spike Lee con “Bad 25” sul celebre album di Michael Jackson in occasione del venticinquesimo anniversario. A chiudere la kermesse sarà “L’homme qui rit” di Jean-Pierre Améris con Gerard Depardieu ed Emmanuelle Seigner.

Nella sezione ORIZZONTI troviamo altri due film italiani: Leonardo Di Costanzo con “L’intervallo” e  “Gli equilibristi” di Ivano De Matteo con Valerio Mastandrea e Barbora Bobulova.

Temi ricorrenti delle pellicole sono la crisi, da quella economica, di valori, modelli e ideali a quella nei rapporti, la solitudine ed i fondamentalismi.

Grande assente, dopo edizioni in cui è stata onnipresente con molti film, Medusa, che forse risente di un listino ridotto rispetto agli anni precedenti.

I NUMERI. La prossima Mostra del cinema di Venezia, che segna il passaggio di testimone tra Marco Müller (che l’ha diretta per 8 edizioni) e Alberto Barbera (che vi torna a 10 anni di distanza) avrà un numero ridotto di film in concorso: 18 sia quelli della selezione ufficiale che di Orizzonti. Aumentano invece le pellicole fuori concorso, che diventano 15. “Non più di 60 film in tutto – sottolinea Barbera – per dare la possibilità di vederne il più possibile”. Quarantuno i paesi di provenienza delle pellicole. Con l’abolizione di Controcampo italiano, che Barbera ha abolito perché “sembrava una riserva indiana”, cala il numero dei film italiani che comunque ha un notevole peso: 14 i registi nostrani presenti, solo 11 quelli statunitensi.

In cartellone un mix di grandi autori, registi meno noti e assoluti sconosciuti perché “i festival devono recuperare la dimensione originaria dell’esplorazione, – spiega il neo direttore artistico – non ci si deve adagiare su riconoscimento e omaggio di cineasti già affermati”.

LE NOVITA’. Tra le novità dell’edizione 2012 la più interessante è certamente lo sbarco del festival sul web, ossia la possibilità per 500 spettatori di vedere in streaming su internet i film della sezione Orizzonti, contemporaneamente alla loro proiezione al Lido, al costo di 4 euro. “E’ come avere una sala in più”, spiega soddisfatto Barbera. E proprio le sale sono un’altra fra le novità della Mostra: spostata all’interno del casinò la Volpi, rinnovate le sale Pasinetti e Zorzi ed ampliato il foyer. Coperta la voragine per i lavori che da anni si trovava davanti al palazzo. Ad aprire la proiezione di ogni film sarà una nuova sigla ricca di citazioni cinefile firmata dal disegnatore Simone Massi.
Ultima, ma non meno importante novità, la presenza del Venice Film Market (30 agosto – 3 settembre) che affiancherà l’Industry office potenziandolo per procedere in direzione di una nuova struttura di mercato vero e proprio.

All’ormai immancabile domanda sulla rivalità tra Venezia e Roma, il presidente Baratta risponde: “C’è una concorrenza più vasta che non riguarda solo Venezia e Roma, ma tutti i festival e questa la si affronta con proposte di qualità, riconoscendo che nella definizione ‘Mostra d’Arte Cinematografica’ rientra sia il valore artistico che quello economico. La concorrenza con Roma sarebbe stata inaccettabile con una partenza a pochi giorni di distanza – precisa Baratta –, ma lo spostamento in avanti del Festival del film di Roma salva tutti ed è un giusto punto di accomodamento. Auguriamo al Festival di Roma di trovare una sua specifica collocazione temporale. L’importante – conclude Baratta – è che entrambi i festival contribuiscano a far vincere l’Italia”.

L’appuntamento al Lido per la 69esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è dal 29 agosto all’8 settembre 2012. Madrina, come annunciato in questi giorni, l’attrice Kasia Smutniak.

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