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Al Teatro dell’Angelo il “Kaput Mundi” di Longoni

Sarà in scena al Teatro dell’Angelo di Roma dal 30 ottobre al 18 novembre 2012 “Kaput Mundi” di Angelo Longoni. Uno spettacolo composto da due atti unici: “Angeli” e “Bravi Ragazzi”. Il primo è una novità assoluta per l’autore e regista, mentre il secondo torna in scena nella capitale dopo essere stato uno degli spettacoli di maggior successo degli ultimi anni. Protagonisti sono Riccardo FranciaLorenzo De AngelisValerio Morigi ed Edoardo Persia.

“Kaput Mundi” è un progetto teatrale dedicato a Roma in particolare e a tutte le metropoli italiane in generale, ai giovani che in esse abitano, al disagio che generano, alla difficoltà d’integrazione e all’impossibilità di vivere serenamente la gioventù. Una denuncia nei confronti di un paese, l’Italia, che si sta progressivamente dimenticando dei giovani e del loro futuro impedendo loro di proiettarsi al di là di un presente molto deprimente, confuso e squallido che non meritano.

“Kaput Mundi” è anche un omaggio da parte di un autore e regista milanese, residente da quasi vent’anni nella capitale, alle coloriture del linguaggio, alle costruzioni verbali, al modo di provare ed esprimere i sentimenti, alle parole per manifestarli e alle situazioni sociali che caratterizzano Roma e i suoi abitanti.

L’espressione latina “caput mundi”, riferita alla città di Roma, significa capitale del mondo noto, e si ricollega alla grande estensione raggiunta dall’impero romano tale da fare della città capitolina il crocevia di ogni attività politica, economica e culturale mondiale.
Il significato della parola tedesca “kaputt” è tristemente noto e proviene dall’ebraico koppâroth che vuol dire vittima e che si allarga a: rotto, fuori combattimento, guasto, finito, distrutto, morto.
Il titolo del progetto, costruito da queste due parole, è quindi un chiaro riferimento alla passata magnificenza di Roma, alla sua storia, alla gloria eterna dei suoi fasti e della sua grandiosità. L’abbinamento a kaputt, nell’assonanza, invece mira ironicamente al contrario: ai difetti della città, al disagio che vive la sua popolazione, alla rottura del patto civile tra i suoi cittadini, alla difficoltà di essere giovani in una città difficile nella quale integrazione e occupazione sono due ideali mai veramente attuati.

Lo spettacolo è prodotto da Break Art di Emilia Campanile e Valeria Ventrella (anche organizzatrici dell’evento) e Titania Produzioni di Ida Di Benedetto e Stefania Bifano.

“Bravi Ragazzi” verrà inoltre presentato in matinée in esclusiva per le scuole.

Alcuni commenti della critica:

“Angelo Longoni e forse l’unico autore – regista che potesse elaborare da noi il corrispettivo violente, teppistico e razzista del branco che dava vita a FREDDO di LARS NOREN, e lo fa con il suo Bravi Ragazzi”.
Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica

“Una commedia tipica dello stile di Longoni: drammaturgia ridotta al minimo, attenzione alle sfumature della lingua parlata analisi di comportamenti sociali patologici. Chi sono questi bravi ragazzi? Quattro bravissimi attori: Lorenzo De Angelis, Riccardo Francia, Valerio Morigi e Eduardo Persia”.
Franco Cordelli, Corriere Della Sera

“Va via in un’ora, in un battito di cuore, Bravi Ragazzi scritto e diretto da Angelo Longoni. I suoi personaggi interpretati dagli ottimi Lorenzo De Angelis, Riccardo Francia, Valerio Morigi ed Eduardo Persia – sono scolpiti a cera persa nel fuoco dell’azione, quasi non hanno il te”po di raccontarsi. Ma è proprio questa stilizzazione tragica che permette a Longoni di andare dritto al cuore del problema che non è solo l’ordinario razzismo e la piccola banalità del male e la distanza (fisica, mentale, linguistica) che segrega la periferia”.
Attilio Scarpellini, L’Unità

“Bravi Ragazzi ha un obbiettivo preciso: quello di focalizzare e analizzare, al di là delle polemiche politiche in tema di immigrazione, il punto di vista del mondo giovanile, per comprendere se il linguaggio dei giovani e i loro codici siano adatti per capire un fenomeno sempre più complesso che rischia di sfuggire di mano”.
Giuliano Malatesta, Il Messaggero

“Uno spettacolo spiazzante, disarmante duro ed dal forte impatto emotivo che fa riflettere i giovani e non solo. La storia è di quelli che rimbalzano sulla cronaca dei quotidiani con inquietante frequenza. Una storia di oggi, di Roma, di giovani seduti su un muro imbrattato da cui guardano le storture della società, i vuoti della politica, i falsi miti della tv, i vicoli ciechi del futuro, a du cui prendere coraggio per trasformarsi in teppisti”.
Laura Novelli, Il Giornale

“Longoni esplora le sorgenti del razzismo fino a un epilogo tragico e ragionevole: osserva come nel nulla l’odio nasce e si fissa su un bersaglio. La differenza fra la bravata e il crimine sta nella genesi delle motivazioni, nello scarto fra il non essere e il voler avere”.
Marcantonio Lucidi, Left

“Angelo Longoni racconta i disagi della cosiddetta ‘Generazione X’ e lo fa con temi emotivamente forti, duri, spesso spiazzanti per scuotere i giovani e farli riflettere”.
Barbara Nevosi, Metro

“Un testo asciutto e affilato che evidenzia le contraddizioni di un paese in perenne contrasto, scarico di responsabilità e crescente senso di impotenza. Bella prova morale dei quattro giovani attori che danno il giusto risalto ai singoli quadri con sapiente sottolineatura della tensione drammaturgica. Un intenso atto unico suggellato dai convinti e ripetuti applausi del pubblico”.
Claudio Ruggiero, Latina Oggi

“Una storia ben scritta, con personaggi ben tratteggiati e ben interpretati dai quattro giovani attori”.
Marcello Isidori, Dramma.it

“Bravi Ragazzi avvince e turba il pubblico grazie ad una tensione che cresce costantemente ed esplode nel dramma finale”.
Gloria Bondi, Cinelab

 

 

 

 

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