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Donne fuori dal coro

Il diritto a salute, giustizia ed infanzia al centro del pensiero e della vita delle “Donne fuori dal coro”

Lunedì 8 novembre nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a partire dalle 20.30 si svolgerà la cerimonia del Premio internazionale “Genova: Una Donna Fuori dal Coro 2010”, organizzato da Ascom Confcommercio e Terziario Donna.

Con l’attenta regia di Maria Gianna Catalano, la serata si snoderà su diversi momenti che avranno il loro clou nelle interviste di Alessandra Rissotto alle premiate 2010, di cui riportiamo i punti salienti della loro vita al servizio degli altri:

Claire Hajaj ha fatto sì che il motto “non lasciare mai soli i bambini” diventasse l’obiettivo della sua vita. Nel 2008 è protagonista del progetto dell’Unicef IMPACT IRAQ (Humanitarian Action for Iraqui children) che ha garantito cure mediche, istruzione, acqua potabile e protezione a oltre 360.000 bambini iracheni. Oggi è impegnata con le Nazioni Unite al  fianco della tormentata popolazione kosovara, il cui 50% è rappresentato da ragazzi di età inferiore ai 20 anni, per la maggioranza orfani di guerra, con una prospettiva di formazione decisamente insufficiente e un mercato del lavoro alle soglie del collasso.

Mira Shiva ha dedicato la sua vita alla tutela della condizione delle donne indiane, che, ancora oggi, vivono in una condizione di discriminazione e sono quotidianamente oggetto di violenze e privazioni. Guida illuminata del Movimento dei Popoli per la Salute, composto da organizzazioni di tutti i paesi del mondo, la dott.ssa Shiva si è profusa per la riaffermazione del valore universale del diritto alla salute e all’assistenza attraverso sistemi sanitari più equi sia nelle nazioni in via di sviluppo che in quelle sviluppate. Equità, sviluppo ecologicamente sostenibile e pace sono il cuore della sua filosofia.

Lucia Castellano, direttrice dal 2002 del Carcere di Bollate, è una donna dalle idee innovative in materia di giustizia e pena detentiva che basa il suo lavoro sulla convinzione che il carcere che funziona è quello che produce libertà. Il suo obiettivo è quello di creare delle opportunità di inserimento lavorativo e di studio all’interno degli istituti penitenziari, attraverso un sistema di condivisione finalizzato a responsabilizzare i detenuti che, una volta scontato il proprio debito con la giustizia, saranno pronti a reinserirsi nella vita socio-lavorativa.

Nicoletta Sacchi è Responsabile del Registro Nazionale Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) con sede all’Ospedale Galliera di Genova. “Creare una rete di dati genetici, valicando spesso le barriere sociali e culturali dei Paesi, può salvare tante vite, unendone indelebilmente il destino”. Questo il pensiero della dott.ssa Sacchi che dedica la sua vita alla ricerca e alla tipizzazione degli individui al fine di combattere leucemie, linfomi, mieloma e altre neoplasie del sangue, promovendo anche la raccolta di cellule staminali emopoietiche da cordone ombelicale.

Nel corso della serata verranno consegnate le targhe “Artista Fuori dal Coro” a Rosanna Purchia, Sovraintendete del teatro San Carlo di Napoli e la Targa Ascom Arte al complesso dei Gnu Quartet.

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