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“Mia Madre” di Nanni Moretti, Film della Critica

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“Mia Madre” di Nanni Moretti (qui il nostro speciale), distribuito dalla 01 Distribution – Rai Cinema, è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI con la seguente motivazione: “Il rischioso ed originale mix fra una storia intima e dolorosa esposta con grande pudore e una vicenda professionale narrata con ironia e sarcasmo è pienamente riuscito. Il risultato è un film intenso, struggente ed emozionante in ogni senso. Pur attingendo alle proprie esperienze personali, con una scelta sorprendente, Nanni Moretti evita il pericolo di un film eccessivamente autoreferenziale affidando ad un altro da sé il ruolo di protagonista”.

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Film della Critica – Marchio di qualità attribuito dai critici cinematografici italiani ai film riconosciuti di particolare livello estetico e culturale.

Commissione: Franco Montini (Presidente SNCCI), Adriano De Grandis (Il Gazzettino), Piera Detassis (Ciak), Fabio Ferzetti (Il Messaggero), Paolo Mereghetti (Corriere della Sera), Federico Pontiggia (Il Fatto Quotidiano), Nicola Falcinella, Enrico Azzano (Quinlan), Massimo Causo, Francesco Di Pace (Rai Tre), Beatrice Fiorentino (Il Piccolo), Raffaele Meale, Giona Nazzaro (Il Manifesto).

Coodinatore della Commissione Film della Critica: Adriano De Grandis.

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2 Commenti

  1. Mi chiedo perché essere così buoni con un film recitato da una Margherita Bui incapace di sostenere il personaggio. Il film non decolla mai è solo sul finale che cominci ad affezionarti. Ho amato moltissimo “la stanza del figlio” quanto ho detestato questo. Purtroppo la scelta del regista di farsi sostituire dalla Bui ha penalizzato il film rendendolo scontato e soprattutto fastidioso. La morte di una madre è un passaggio della vita fondante e restituirlo senza profondità, credo sia, un peccato.

    • Concordo con questo commento. Non capisco come nessun critico abbia fatto questa osservazione. É di tutta evidenza che Margherita Buy non è adatta al ruolo ed il suo personaggio appare quasi inverosimile specie nel ruolo di regista ‘alla Moretti’.

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