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DDL Franceschini, il commento dei 100autori

Il Commento dell’Associazione 100autori al DDL del Ministro Dario Franceschini

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Il DDL del Ministro Dario Franceschini rappresenta un provvedimento apprezzabile perché per la prima volta colloca sotto un’unica cornice il Cinema e la Televisione e riconosce il valore e le potenzialità dell’industria audiovisiva italiana.

Sono certamente aspetti positivi:

• La dotazione minima pari a 400 milioni di euro all’anno e la sua stabilizzazione attraverso una quota di riserva del gettito erariale.

• L’accorpamento cinema/audiovisivo.

• La “modulazione” degli interventi, sebbene ancora da definire nel dettaglio attraverso i decreti.

Molti aspetti sono, infatti, demandati a decreti attuativi e altri addirittura a decreti legislativi, il che significa che molti elementi del sistema, seppure già inquadrati per linee generali, dovranno essere calibrati in base alle effettive esigenze del settore.

100autori intende presidiare la fase di decretazione, in particolare, riguardo:
1. Definizione di «produttore indipendente»
Nel DDL si rinvia ad altri testi – in particolare al Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi. 100autori chiede di rivedere questa definizione allineandola alle “best practice” europee e al possesso di quote di diritti di proprietà sull’opera, stabilendo chiare modalità contrattuali anche al fine di fornire la massima trasparenza sui prezzi praticati e sui processi di formazione degli stessi; si tratta di una condizione necessaria per la definizione delle quote di diritti – verticali (cioè a valere su tutti i mezzi di sfruttamento dell’opera) e rinegoziabili ogni 5 anni – intestati a produttori e autori.

2. Titolarità dei diritti
100autori suggerisce di abbinare la questione della titolarità dei diritti alla stipula di un Contratto Nazionale di Lavoro per gli autori, che tuteli le posizioni più deboli, in particolare dei giovani, garantendo dei “minimi” nelle diverse fasi di lavorazione che siano legati percentualmente al budget concesso.

3. Contributi selettivi
100autori auspica un incremento sostanziale della percentuale del 15% dedicata ai contributi selettivi a favore dei film “di qualità”, delle opere prime e seconde e under 35. Sarà importante evitare finanziamenti a pioggia e garantire la valorizzazione in egual misura di cinema e audiovisivo, prevedendo, un bando apposito per il genere documentario e i corti di animazione. I corti d’animazione andranno, inoltre, sostenuti nella fase distributiva in sala.

• La legge dovrà considerare la specificità del lungometraggio di animazione che ha tempi di sviluppo e produzione 5 volte superiori alla realizzazione di un film.

• 100autori chiede che gli esperti della commissione di selezione vengano scelti dal Ministro attraverso un bando pubblico – come avviene già adesso – che preveda la valutazione di titoli e curriculum e sia aperto anche gli autori.

• Sarebbe utile prevedere un compenso per i commissari oppure, in alternativa, stabilire che vengano individuati non 5 ma 15 esperti suddivisi in 3 commissioni, che si alterneranno in turn over.

• 100autori propone di stabilire, attraverso un apposito regolamento, le modalità di funzionamento della commissione, stabilendo regole chiare, trasparenti e condivise.

• Contributi selettivi per i Produttori: 100autori chiede che la quota di contribuzione a favore dei produttori, destinata allo sviluppo di opere cinematografiche e audiovisive – che consiste in buona parte nella scrittura di soggetto, trattamento e sceneggiatura – venga stabilita in misura adeguata e non sacrificata al solo vantaggio della produzione, in quanto è proprio nella fase di “Ricerca & Sviluppo” che si registra una delle maggiori debolezze del sistema.

• Contributo selettivo allo sviluppo per gli Autori: 100autori chiede venga stabilita una quota di contribuzione destinata agli autori che presentano un progetto senza la partecipazione di una produzione. Una sorta di “sostegno alla scrittura”.

• Istituire incentivi a favore dei produttori che investono nella realizzazione delle opere che hanno ottenuto il sostegno alla scrittura.

Altri aspetti da considerare, per quanto riguarda in particolare gli autori sono:

• Subordinare la concessione dei contributi ai produttori al regolare pagamento delle spettanze degli autori;

• Tra le tipologie di prodotti Cinema e AV segnalati nel DDL, prevedere l’inserimento del genere “documentario”.

Dovranno essere monitorati i seguenti aspetti:

• Meccanismi di implementazione dei crediti d’imposta, soprattutto in riferimento alle opere audiovisive, affinché i benefici non siano a totale appannaggio dei broadcaster ma piuttosto a favore dei produttori indipendenti, esistenti e nuovi entranti.

• Riguardo ai Contributi automatici, va chiarito il “peso” da attribuire ai risultati artistici (premi, partecipazione ai festival ect.) e andranno studiati parametri oggettivi di rilevazione dell’eventuale successo di un’opera, non solo dal punto di vista economico.

• Va individuato un meccanismo che garantisca la possibilità anche per i nuovi soggetti produttivi di accedere ai contributi meccanici allo sviluppo.

• Riforma della revisione cinematografica e audiovisiva, affinché la prevista “responsabilizzazione” degli operatori non si traduca in una pericolosa autocensura.

• Riforma della promozione da parte dei fornitori di servizi media audiovisivi: si tratta degli “obblighi di investimento e programmazione”, non sempre rispettati e che rappresentano uno strumento primario di rinnovamento e irrobustimento dell’industria, sul quale si giocheranno i destini dell’offerta creativa dei prossimi anni.

100autori – www.100autori.it

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