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Ghali, il ragazzo che canta l’Islam, l’Isis e i migranti

Roberto Saviano: “Se non avete mai ascoltato una sua canzone fatelo subito, perché Ghali è un dono che nasce quando il Paese ne ha più bisogno”

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Proprio quando in Italia cresce un clima di razzismo e paura, e chi soccorre i migranti finisce addirittura sotto accusa, Ghali diventa uno dei cantanti più ascoltati sul web. Madre e padre tunisini, è nato a Milano ventiquattro anni fa ed è cresciuto a Baggio, periferia milanese, dove ancora vive. I suoi brani su YouTube hanno macinato milioni di views in pochissimi mesi, talvolta in pochissimi giorni. “Ninna nanna”, più di cinquanta milioni in sette mesi, “Wily Wily” quasi venti milioni in un anno e oltre trenta milioni per “Dende”.

“Per intenderci – scrive Roberto Saviano per Repubblica – tra i giovanissimi ha fatto più informazione sulle differenze tra Islam e Isis il suo brano ‘Wily Wily’ (diciannove milioni di views) che centinaia di conferenze a scuola. Incontro @fuckyoughali a Milano, oggi l’intervista su @larepubblica. Se non avete mai ascoltato una sua canzone fatelo subito, perché Ghali è un dono che nasce quando il Paese ne ha più bisogno”.  Continua a leggere…

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