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“Giorni Felici” con Nicoletta Braschi inaugura la Stagione 2013/2014 del Teatro Stabile di Torino

Martedì 22 ottobre 2013, alle ore 19.30, al Teatro Gobetti, si inaugura la Stagione 2013/2014 del Teatro Stabile di Torino con “Giorni Felici” di Samuel Beckett, interpretato da Nicoletta Braschi e Roberto De Francesco, per la regia di Andrea Renzi.

Lo spettacolo, coprodotto da Melampo e dalla Fondazione del Teatro Stabile di Torino, sarà replicato al Gobetti fino a domenica 3 novembre 2013.

La traduzione del testo è di Carlo Fruttero (Giulio Einaudi Editore), le luci sono di Pasquale Mari, le scene e i costumi di Lino Fiorito, il suono di Daghi Rondanini. Aiuto regia Costanza Boccardi.

“Dalle sponde inquiete di questo terzo millennio – scrive il regista Andrea Renzi – dopo la felice esperienza di Tradimenti di Harold Pinter, torniamo a confrontarci con uno dei maggiori testi contemporanei, che appartiene di diritto al canone del teatro e dell’arte del secolo breve. Il deserto di Winnie e Willie cosa ci dice del nostro tempo di cambiamento? Le buone maniere, le vecchie abitudini, le citazioni dei classici, la borsa di Winnie con lo spazzolino e il rossetto e il cappellino sono un mondo riconoscibile? Le loro parole sono ancora umane?
In questo lavoro, visione e scrittura sono tutt’uno e nella corrispondenza tra Beckett e Alan Schneider, il suo regista di riferimento statunitense, scopriamo come l’uomo di libro, il romanziere, poeta, saggista cinquantacinquenne Beckett è fino in fondo uomo di scena attento ai dettagli dei materiali scenografici, alle luci, e intensamente coinvolto nella misteriosa arte dell’attore, la relazione fondante del suo teatro, che si offre come partitura per gli interpreti e sfugge alla riscrittura della regia. Nel teatro di Beckett ci si muove nel rispetto del dettato dell’autore e nei margini definiti di questa strada stretta, si è indotti a riscoprire lo spazio di libertà dell’interpretazione e a sintonizzare i nostri strumenti su una lunghezza d’onda interna all’opera. Beckett è ancora il regista di Giorni felici e noi, stretti nel terreno come Winnie, facciamo ricorso a tutte le nostre risorse, a tutte le benedizioni travestite, per intrattenerci a lungo e ancora con la relazione vitale che più amiamo: il teatro”.

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