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Cannes 2015: gli Usa visti da un italiano e l’immigrazione raccontata da Audiard

Da Cannes la nostra inviata Marilena Vinci. Diario e foto del nono giorno.   

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Cannes, 21 Maggio 2015 – Nel penultimo giorno di Un Certain Regard arriva in competizione l’unico film italiano della sezione, l’ultimo dell’edizione 2015 di tutto il Festival di Cannes: è “Louisiana” (The other side) di Roberto Minervini. Marchigiano ma da 10 anni residente negli Usa, Minervini firma un docufilm in cui ritrae la faccia oscura degli Stati Uniti d’America mostrata attraverso i veri volti di drogati, veterani di guerra, stripper, paramilitari e freak. Il regista si commuove mentre li descrive: “non è facile per me, loro appartengono alla mia quotidianità, una volta che si fidano di te non li puoi mollare, ma a quale prezzo…”. Certo, l’America è un luogo complesso, anzi è “il” luogo più complesso del mondo in quanto a contraddizioni, ma “non saprei dirvi se sia un bel posto dove vivere oggi: io mi ritengo un privilegiato. Ma perdessi il lavoro perderei anche la mia assicurazione sanitaria, cioè sarei un uomo senza più protezione. L’America è una voragine pronta a risucchiarti, bisogna proteggersi”.
“Louisiana” uscirà nelle sale italiane il 28 Maggio con Lucky Red.

#Redcarpet DHEEPAN by Jacques Audiard #Cannes2015

In concorso nella selezione ufficiale è invece passato “Dheepan” del francese Jacques Audiard (già regista degli apprezzati “Il profeta” e “Un sapore di ruggine e ossa”), che racconta la storia di un guerriero Tamil che fugge dal suo Sri Lanka verso la Francia, dove trova ospitalità come rifugiato di guerra. Per facilitare il suo espatrio, si avvale della complicità di una donna e una ragazzina sconosciute ma con le quali finge di avere una famiglia di cui lui s’improvvisa padre. Il regista ha trovato questa volta ispirazione nello stesso protagonista del suo film, Jesuthasan Antonythasan, profugo cingalese in Francia, ex militare in fuga dalla guerra a 19 anni, giunto a Parigi come rifugiato politico dopo varie peripezie e qui impegnatosi nel campo sociale, mentre svolgeva svariati lavoretti e intraprendeva una apprezzata carriera da scrittore col nome di Shobasakthi.

#Redcarpet NIE YINNIANG (THE ASSASSIN) by Hou Hsiao-Hsien #Cannes2015

Sempre in concorso è stato presentato anche Nie Yinniang” (The Assassin) del taiwanese Hou Hsiao Hsien, il cui ultimo film risaliva a otto anni fa e dunque comprensibilmente atteso. Ambientata in Cina nel nono secolo, il film racconta in modo il rarefatto la storia di Nie Yinniang, figlia di un generale che col tempo diventa una temibile assassina, incaricata di eliminare i crudeli governatori locali. Grazie a delle splendide immagini “The Assassin” è uno dei massimi favoriti per il palmarès finale.

#Photocall LOVE by Gaspar Noé #Cannes2015

Lunghe file, infine, per vedere l’atteso “Love” di Gaspar Noé, presentato fuori concorso. Il regista di “Irreversible” e “Enter the Void” prova di nuovo a scandalizzare portando sul grande schermo un triangolo amoroso con numerose scene pornografiche in 3D ma il film si rivela, come prevedibile, vuoto e incapace di scuotere come avrebbe voluto.

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cannes-68-2015

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13-24 Maggio 2015

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