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“Antonia”, unico italiano in concorso al Festival Karlovy Vary

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“Antonia” di Ferdinando Cito Filomarino, unico italiano in concorso alla 50esima edizione del Festival di Karlovy Vary, sarà presentato il 4 luglio in anteprima mondiale.

“Antonia” è il ritratto di un’artista, Antonia Pozzi, riconosciuta dal premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento: eppure nella sua breve esistenza non ha mai saputo di esserlo.

Il film ripercorre gli ultimi dieci anni della vita della poetessa, vissuta a Milano durante il ventennio fascista. Sedicenne, scrive in segreto febbrilmente sul suo diario l’amore impossibile con il suo professore del liceo, gli incontri, i tormenti, le passioni; il regista la segue nella trasformazione dal reale al poetico, riflessa sul viso, sul corpo, nelle fotografie che scatta e sulle pagine che scrive. Fino a quando, a soli ventisei anni, il 3 dicembre del 1938, Antonia Pozzi si toglie la vita. Fino a quel giorno non aveva pubblicato nessuna delle sue poesie.

Dacia Maraini sul film ha scritto: “Antonia Pozzi è stata una donna dalla vita drammatica, che varrebbe la pena di conoscere meglio. […] Un poeta ha a che vedere con la magia delle parole e la poesia della Pozzi in questo è strabiliante: una poesia non esibita, che non vuole assolutamente colpire lo stomaco del lettore ma che lo conquista con la sobrietà, con la ricerca della parola profonda, dei significati”.

Luca Guadagnino [che produce con la sua Frenesy Film Company] è un amante della poesia di Antonia Pozzi e ha sempre voluto produrre un film su di lei – dichiara il regista Ferdinando Cito Filomarino – Me ne parlò pensando che io e lei ci saremmo ‘incontrati’. Sono sempre stato molto affascinato dagli artisti e quando ho letto le poesie di Antonia ho immediatamente sentito in quelle pagine una forte affinità. Poi studiandola a fondo ho capito, conoscendo anche molto bene il contesto e i luoghi della sua vita – dalla nostra comune città di Milano alle montagne circostanti – la grande occasione che avevo di creare con il cinema il ritratto di un’artista e della sua arte”.

Ferdinando Cito Filomarino è qui al suo esordio nel lungometraggio dopo essersi fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo con il cortometraggio “Diarchia”, con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel e Alba Rohrwacher, premiato ai Festival di Locarno, al Sundance, ai Nastri d’Argento, e nominato agli European Film Awards. Fu prodotto da Luca Guadagnino – uno dei cineasti italiani oggi più in vista per il suo “Io sono l’ amore”, distribuito con successo in America, e presto di nuovo sugli schermi con “A Bigger Splash” – e da Marco Morabito, anche produttore di “Antonia”.

Scritto da Ferdinando Cito Filomarino e Carlo Salsa, il film è montato da Walter Fasano, fotografia di Sayombhu Mukdeeprom, scenografie Bruno Duarte, costumi di Ursula Patzak (guardaroba Pozzi di Fendi).

Il film è interpretato da Linda Caridi nel ruolo di Antonia Pozzi, Filippo Dini (Antonio Maria Cervi), Alessio Praticò (Remo Cantoni), Perla Ambrosini (Teresita), Maurizio Fanìn (Roberto Pozzi), Federica Fracassi (Lina Cavagna Sangiuliani) e il grande alpinista Hervé Barmasse che interpreta una guida alpina.

“Anima musicale e facile a perdersi nell’onda sonora delle sensazioni, la Pozzi stava già superando lo scoglio della poesia femminile, l’incaglio che fa dubitare tanti della possibilità stessa di una poesia di donna”. (Eugenio Montale)

 

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