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“Carlo Lizzani, il mio cinema” a Venezia 72

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“Carlo Lizzani, il mio cinema”, il film di Roberto Torelli, Cristina Torelli e Paolo Luciani, sarà presentato alla 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (giovedì 3 settembre, sala Il Cinema nel Giardino). Il film sarà preceduto da un incontro con gli autori del documentario, amici e collaboratori di Lizzani. Alla proiezione saranno presenti i figli di Lizzani, Francesco e Flaminia.

“Non sono stato al mondo per fare cinema, ma ne ho utilizzato la magia per vivere più a fondo ogni emozione. Per viaggiare coniugando la mia anima di studioso con quella di regista, per incontrare persone con le quali dividere pomeriggi fumosi alla ricerca di un’idea, di un lampo che giustificasse le tante parole messe in fila, non sempre con raziocinio, non sempre con costrutto”. Carlo Lizzani (Il mio cinema – Micromega)

“Carlo Lizzani, il mio cinema” è la vita del regista ricostruita in prima persona dalla sua viva voce, in un continuo alternarsi narrativo tra ricordi, racconti, analisi storiche e più direttamente cinematografiche.

Il film narra l’esperienza di un giovane che sotto il fascismo si avvicina al cinema, trasformando la sua passione in una originale forma di conoscenza, che diviene anche il viatico per la sua partecipazione alla Resistenza.

Lizzani racconta la stagione del neorealismo, la sua vicinanza a personalità come Roberto Rossellini e Luchino Visconti, il suo esordio nella regia e la sua poliedrica attività cinquantennale suddivisa tra cinema, politica culturale, ricerca storica e impegni istituzionali, tra cui la Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia. Il documentario, che ci mostra una analisi approfondita dell’opera del grande regista, è stato possibile grazie ad un’accurata indagine nell’Archivio Rai, bene pubblico di inestimabile valore che conserva la memoria audiovisiva del nostro paese e documenta l’attività dei nostri artisti. Lizzani ricostruisce il suo apprendistato critico tra i giovani arrabbiati della rivista Cinema. Coinvolto nella rivista da Giuseppe De Santis, che aveva notato alcuni suoi articoli in “Roma fascista”, Lizzani inizia a lavorare sotto la direzione del pittore Domenico Purificato poi sostituito dal figlio di Mussolini, Vittorio. Lizzani racconta la sua partecipazione ad una delle prime cellule clandestine del Partito Comunista nata proprio nella redazione di “Cinema” e il suo contributo alla Resistenza, quando la sua casa viene utilizzata per incontri clandestini. Il giovane Carlo diviene responsabile politico-organizzativo degli studenti romani e durante il periodo dell’occupazione organizza lo sciopero delle università e delle scuole romane.

Lizzani prosegue ricordando la ripresa del nostro cinema, l’abbandono della politica per dedicarsi a tempo pieno nel cinema, lo sviluppo del Neorealismo, il suo impegno contro la censura. Su molti set e in varie trasmissioni vedremo Lizzani svolgere e spiegare una attività cinematografica e televisiva intensissima, capace di misurarsi con ogni genere.

Un segmento importante di “Carlo Lizzani, il mio cinema” è dedicato alla sua direzione della Mostra del Cinema di Venezia, dal 1979 al 1982; anche qui numerosi materiali Rai ci riconsegnano intatta l’importanza di quella esperienza, che significò non solo e non tanto il ritorno dei premi in laguna, quanto la capacità della Mostra di aprirsi ai fermenti nuovi che erano cresciuti nella critica e nel pubblico cinematografico durante tutti gli anni ’70. Lizzani seppe infatti coinvolgere come suoi stretti collaboratori alcuni dei protagonisti della stagione dei cineclub e della giovane critica.

Lizzani nel finale indossa i panni dello storico e del critico, si dipinge come un “regista minore” del cinema del ‘900, con una modestia e una umiltà toccanti, di quelle che soli i grandi possiedono. Una lunga carrellata con tutti i titoli dei film e documentari del grande Regista, impreziosita dalla straordinaria colonna sonora creata da Ennio Morricone per “Mussolini Ultimo Atto”, ci illustra l’importanza e la vastità della sua opera.

“Carlo Lizzani, il mio cinema” è parte integrante del grande lavoro di ricerca e valorizzazione del patrimonio delle Teche Rai incentrato sul cinema che Rai Movie porta avanti dal 2012 con la trasmissione “Moviextra”.

 

 

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