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Visioni Fuori Raccordo Film Festival 2015: ecco i 12 documentari in Concorso

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Definita la Selezione delle opere che parteciperanno al Concorso dell’ottava edizione del Visioni Fuori Raccordo Film Festival, l’evento cinematografico che da anni si propone di ricercare, valorizzare e promuovere opere documentaristiche capaci di favorire una riflessione sulle periferie, sulle aree marginali e sulle realtà “invisibili”, portando sullo schermo il meglio del cinema documentario italiano dell’anno appena trascorso.

Dodici i documentari in Concorso, tutti di elevate qualità stilistiche, tecniche ed espressive che insieme danno una prospettiva unica e particolareggiata dell’Italia e delle sue urgenze sociali ed esistenziali.

Come di consueto non manca lo sguardo sulla “città e le sue aree periferiche”: “Habitat – Note personali” di Emiliano Dante, “MaldiMare” di Matteo Bastianelli e “Napolislam” di Ernesto Pagano. Una particolare attenzione viene riposta verso i “luoghi della malattia e dell’emarginazione”: “La malattia del desiderio” di Claudia Brignone, “The Perfect Circle” di Claudia Tosi e “Roma Termini” di Bartolomeo Pampaloni. Da un punto di vista espressivo molti documentari scelgono la dimensione autobiografica del “diario conoscitivo”: “Memorie – In viaggio verso Auschwitz” di Danilo Monte, “Ogni preziosa giornata” di Francesco Adolini, “Samsara Diary” di Ram Pace. Infine alcuni autori si concentrano sul “ritratto umano” tratteggiando un affresco corale (“Uomini Proibiti” di Angelita Fiore), un confronto individuale (“Dal ritorno” di Giovanni Cioni) e un incontro interculturale (“Doris e Hong” di Leonardo Cinieri Lombroso).

“La selezione 2015 – dichiara Giacomo Ravesi, Coordinatore Artistico del Festival – attesta l’esplosione del concetto di periferia in innumerevoli rappresentazioni urbane, esistenziali e concettuali, che lontane dal decretarne la sparizione ne testimoniano la perenne rivoluzione. In questo scenario di crisi e rinnovamento il documentarismo italiano contemporaneo inquadra una società in trasformazione che rinegozia le proprie tradizioni ricercando una nuova identità individuale e collettiva. Sperimentando linguaggi ed esplorando paesaggi violentati e corpi ignorati, i documentari scelti propongono la sfida antropologica e storica, estetica e politica di guardare alla contemporaneità con uno sguardo infranto e rigenerato”.

La Giuria, composta da: Fabio Mancini (commissioning editor del programma DOC3), Valentina Pedicini (regista e vincitrice della passata edizione del Festival) e Sabrina Varani (direttrice della fotografia e documentarista) assegnerà un Premio alla Migliore Opera e eventuali menzioni speciali. Anche quest’anno i lavori della giuria saranno pubblici e permetteranno di conoscere i giudizi su tutti i film in Concorso e seguire online la riunione dei giurati e l’assegnazione dei premi. Non solo una questione di trasparenza, ma anche uno strumento per favorire la riflessione, lo scambio e il confronto culturale.

Il Festival – diretto da Luca Ricciardi con il coordinamento artistico di Giacomo Ravesi – è organizzato e prodotto dall’Associazione LABnovecento e si terrà a Roma la seconda settimana di novembre.

Info: www.fuoriraccordo.it

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