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“Un uomo a metà” al Brancaccino

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In scena al Teatro Brancaccino di Roma lo spettacolo “Un uomo a metà” di Giampaolo G. Rugo, vincitrice del Napoli Fringe Festival 2015. La pièce, diretta da Roberto Bonaventura, è allestita dall’11 al 14 febbraio e ancora in replica giovedì 18 e venerdì 19 (ore 20).

Protagonista è Giuseppe, rappresentante di articoli religiosi, interpretato da Gianluca Cesale. I suoi genitori, pensionati, passano il proprio tempo a “Manhattan”, sala bingo in cui dilapidano la propria pensione. Il nonno, un vecchio fascista reduce delle guerre coloniali, dopo un ictus è costretto su una sedia a rotelle, curato da una badante singalese.

Giuseppe è fidanzato da sempre con Maria, ricca figlia del padrone del più grande negozio di articoli religiosi di Roma, ma ha un problema che diventa sempre più concreto con l’avvicinamento delle nozze; è impotente. Il giorno prima del matrimonio si sottopone, obtorto collo, al rito dell’addio al celibato con gli amici. Proprio quella notte scopre, in maniera rocambolesca, la propria sessualità. La carica dirompente di questa rivelazione lo porta a realizzare una parte di sé nascosta che rivoluzionerà il suo rapporto col mondo circostante, sino alle estreme conseguenze.

Ci si domanda quanto la libertà dell’individuo dipenda dall’ambiente che lo circonda e fino a quale livello possa essere compressa l’essenza più vera della persona. “Un uomo a metà” utilizza l’impotenza sessuale come simbolo dell’impotenza più in generale e come mezzo per svelare le mille ipocrisie (nascoste e non) della nostra società.

 

 

 

 

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