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“L’ultimo Dio” di Teotino, mostra fotografica all’Auditorium Conciliazione per VISIONAREA

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“L’ultimo Dio” è una mostra fotografica di Lamberto Teotino per il secondo appuntamento di VISIONAREA Art Space, che inaugurerà all’Auditorium della Conciliazione di Roma lunedì 22 maggio alle 18.30. Apertura al pubblico dal 22 maggio al 24 settembre 2017. Curatore della prima personale dell’artista a Roma è Claudio Composti, gallerista e curatore, direttore artistico della mc2gallery.

VISIONAREA Art Space – un progetto dell’Associazione Amici dell’Auditorium Conciliazione che si avvale fin dal principio del sostegno della Fondazione Terzo Pilastro / Italia e Mediterraneo – inaugura la seconda mostra della stagione espositiva con la prima personale a Roma dell’artista Lamberto Teotino.

Presentato già a Milano alla mc2gallery, con la cui collaborazione la presente mostra è organizzata, il progetto “L’ultimo Dio” è un lavoro sulla coscienza umana, che prende in esame i principi ontologici e antropologici e analizza l’approfondimento del sé attraverso l’intelletto, come principale luogo in cui si produce l’intuizione, che è anche il principio base della conoscenza. Intuire significa leggere dentro, è una forma di conoscenza diretta e immediata che non si avvale del ragionamento. Perciò l’identità anatomica dell’individuo passa in secondo piano.

Teotino occulta infatti in modo coerente i volti dei soggetti, che sceglie da immagini in bianco e nero recuperate da archivi digitali, attraverso un codice di riproducibilità: il frattale, forma geometrica dotata di omotetia interna – cioè che si ripete identica su scale diverse. Si ritiene che i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana e con il genoma, anch’esso caratterizzato da una scultura matematicamente armoniosa che costituisce una sorta di codice di riproducibilità che ritroviamo ripetuto anche in natura (pensiamo al cavolo romano o alla forma della neve). È per questo che la gente li trova così familiari, e guardando i soggetti di Teotino ritroviamo qualcosa di affascinante e misteriosamente attraente, quasi osservassimo delle foto di antenati che ci parlano da un mondo ed un universo parallelo già (ri)conosciuto.

Per maggiori informazioni: www.visionarea.org

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