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“Shalom!” al Biografilm 2017, doc di Enza Negroni sul coro nato nel carcere bolognese della Dozza

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A Bologna, fuori concorso, nella sezione Biografilm Music, per il 13° Biografilm Festival, sarà presentato in anteprima assoluta “Shalom! La musica viene da dentro. Viaggio nel Coro Papageno”, il nuovo documentario di Enza Negroni, sul coro nato nel carcere bolognese della Dozza da un’idea di Claudio Abbado.

Prodotto da Proposta Video di Valeria Consolo, in collaborazione con Associazione Mozart14 e con il contributo di Film Commission Regione Emilia-Romagna, il film è in programma venerdì 16 giugno alle ore 11.30 al Cinema Lumière (Sala Mastroianni) e domenica 18 giugno alle ore 20.30 al Biografilm Hera Theatre Cinema Arlecchino.

Dopo il festival, il documentario approderà in televisione mercoledì 21 giugno alle ore 10.00 su Rai 3 in occasione della Giornata Internazionale della Musica e sabato 24 giugno alle ore 12.25 su Rai 5.

Attraverso il racconto dei componenti del Coro Papageno, lo spettatore entra nella Casa Circondariale Dozza di Bologna, per capire come la partecipazione a un coro possa salvare una vita provata da una lunga permanenza in carcere.

Il film di Enza Negroni raccoglie il diario di questo Coro così speciale, sostenuto, coordinato e promosso dall’Associazione Mozart14, che unisce più di trenta elementi di venti diverse nazionalità, insieme ad alcuni coristi volontari esterni, diretti dal Maestro Michele Napolitano.

Nell’arco di un anno, infatti, per il suo esemplare valore sociale e civile, il Coro Papageno è stato invitato a cantare in Senato dal Presidente Pietro Grasso in occasione della Festa Europea della Musica dedicata al tema dell’integrazione e ha cantato in San Pietro in Vaticano per Papa Francesco al Giubileo dei carcerati. La pop star Mika, infine, ha scelto il Coro Papageno per la sua trasmissione “Stasera Casa Mika” su Rai 2, entrando all’interno del carcere della Dozza per registrare con i coristi l’Ave Verum di Mozart.

Insieme la comunità del carcere vince la sfida di partecipare a una attività musicale professionista. I coristi in detenzione raccontano a viva voce le loro esperienze intime, le loro emozioni e le prospettive future – tra cui la musica e il Coro stesso, in cui vorranno rimanere anche una volta usciti.

Il momento più atteso è la prova collettiva: ascoltare la musica che progressivamente prende corpo. Lo spettatore assiste alle armonie comuni, agli sguardi che si incrociano, alle battute del direttore che sdrammatizzano momenti di imbarazzo. I brani cantati danno infine al pubblico e a chi li esegue un vero senso di progresso e soddisfazione tangibili. Per alcuni partecipanti questi brani rappresentano il collegamento con il loro paese di origine, grazie soprattutto alla saggia scelta del Maestro Napolitano, che ha volutamente selezionato brani di tradizione macedone, italiana, nord europea, araba, brasiliana, rom e infine anche di musica classica.

Il documentario racconta le difficoltà incontrate e la crescita di un percorso che molti detenuti hanno intrapreso con continuità, fino al momento in cui, uscendo dal cancello, potranno affrontare una nuova vita: vita che con l’esperienza del Coro è cambiata.

Il culmine di “Shalom!” sarà il concerto in Vaticano. Quando il Coro esce da San Pietro trova, per la prima volta, solo il cielo come soffitto. Parte spontanea un’esibizione che chiude il film, raccontando il momento in cui il carcere svanisce e il canto rimane come unica parete.

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