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Scoprir, mostra del cinema iberoamericano dal 25 settembre a Roma

          Fernando Birri, Gabriel García Márquez e Fidel Castro

Si terrà da lunedì 25 settembre a domenica 1 ottobre al Cinema Savoy (via Bergamo, 25) la sesta edizione di “Scoprir – Mostra del Cinema Iberoamericano di Roma”, a cura di Gianfranco Zicarelli. Organizzata dall’Instituto Cervantes in collaborazione con la FUIS – Federazione Unitaria Italiana Scrittori, con il sostegno delle ambasciate in Italia di Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Messico, Nicaragua, Perù e Portogallo, la rassegna ha come mission la promozione di una tra le cinematografie più dinamiche e audaci al mondo. Una scena particolarmente affascinante e in costante evoluzione, capace di offrire nell’ultimo decennio novità tra le più interessanti in termini di tematiche, tecniche narrative e scelte stilistiche.

12 film in lingua originale con sottotitoli in italiano, in rappresentanza di altrettanti paesi, verranno presentati in anteprima per l’Italia nel corso della rassegna che sarà inaugurata dall’omaggio a Fernando Birri, ospite di Scoprir il 25 settembre alle 18.30, intervistato dal giornalista e autore televisivo Paolo Taggi. Al cineasta e regista argentino classe 1925, considerato il padre del nuovo cinema latino-americano, verrà assegnato il Premio alla Carriera per il suo contribuito al rinnovamento del cinema iberoamericano, non soltanto grazie ai suoi film basati su un’originale rielaborazione della lezione neorealista, ma anche attraverso l’impegno costante per la formazione di nuove generazioni di autori. Inoltre, nella serata inaugurale e in quella finale della mostra del cinema iberoamericano si proietteranno alcune delle opere più significative di Birri: “Tire diè” del 1960, “Los inundados” (migliore opera prima alla Mostra del Cinema di Venezia del 1962) e “Za 05 – Lo viejo y lo nuevo”, documentario che vede tra gli sceneggiatori, oltre al regista nativo di Santa Fe, anche Gabriel García MárquezJulio García Espinosa e Orlando Senna.

Attesi al festival capitolino anche Alex Jácome, giovane regista ecuadoregno autore di “Con Alas Pà Volar” (28 settembre); Max Nardari, regista, sceneggiatore e autore musicale trevigiano che presenta il suo secondo lungometraggio, “La mia famiglia a soqquadro” con Bianca Nappi, Marco Cocci, Elisabetta Pellini, Eleonora Giorgi e Gabriele Caprio (29 settembre); Miguel Del Arco, tra i più apprezzati autori e registi teatrali spagnoli, al debutto come regista cinematografico con “Las Furias”, pellicola che vede tra i protagonisti José Sacristán, Bárbara Lennie, Mercedes Sampietro, Emma Suárez e Gonzalo de Castro (30 settembre).

Tra prime assolute, presentazioni con gli autori, proiezioni inedite e momenti di approfondimento, Roma diventa per una settimana la dimora delle culture cinematografiche iberoamericane, offrendo al pubblico una visione ampia, inedita e soprattutto originale di una scena in costante crescita.

In programma non solo film premiati in prestigiosi festival internazionali ma anche opere di giovani registi che si sono fatti apprezzare negli ultimi anni per i loro lavori. “La tierra y la sombra” del colombiano César Acevedo, film vincitore a Cannes del premio Camera d’or; “Cinzento e Negro” del portoghese Luís Filipe Rocha, presentato in prima assoluta al World Film Festival di Montreal; “1, 2, 3… a bailar” del regista, scrittore  e coreografo nicaraguense José Wheelock, vincitore del DOCTV Latinoamérica; “Otros Cuatro Litros” di Rodolfo Espinosa, primo film girato nel suggestivo scenario del Lago Atitlán in Guatemala; la commedia “Enamorándome de Abril” del messicano Joel Núñez; il road movie “Sin Norte” di Fernando Lavanderos Montero, considerato uno dei più interessanti registi del nuovo cinema cileno. E ancora, la pellicola peruviana “El beneficio de la duda” della regista argentina Ani Alva Helfer, il docufilm “Viaje”, secondo lungometraggio della regista costaricense Paz Fábrega; “Cuentos y Leyendas de Honduras”, film ispirato dall’omonimo romanzo di Jorge Montenegro, per la regia di Javier Suazo Mejía e Rony Alvarenga.

Novità assoluta di questa edizione è l’introduzione di una sezione dedicata ai cortometraggi dal titolo “Una casa”, con 10 lavori in lingua spagnola realizzati tra il 2014 e il 2015, che affrontano tematiche differenti legate a famiglia, identità, immigrazione e attualità.

In programma anche la presentazione del toccante documentario “Diez Historias en abril”, per la regia di Fabricio Terán, testimonianza di 10 sopravvissuti al terremoto che ha colpito nell’aprile 2016 le province di Manabí e Esmeraldas, sulla costa ecuadoriana.

Per maggiori informazioni: www.roma.cervantes.es

 

 

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