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Noir in Festival 2017 nel segno di Margaret Atwood, tra le novità il Premio Caligari

La XXVII edizione di Noir in Festival si apre domenica 3 dicembre all’Auditorium IULM di Milano, con un giorno d’anticipo rispetto alle date tradizionali. La scelta, voluta fortemente da Gianni Canova come delegato IULM nella direzione del festival (insieme a Giorgio Gosetti e Marina Fabbri), sottolinea la prima novità di quest’edizione: la nascita del Premio Caligari, concorso riservato al miglior film italiano di genere uscito nell’anno solare e dedicato a una figura indimenticabile del cinema italiano, Claudio Caligari, autore giusto vent’anni fa di un noir esemplare come L’odore della notte (1997).

Otto i titoli finalisti – Omicidio all’italiana, Sicilian Ghost Story, Ammore e malavita, Falchi, Gatta Cenerentola, La ragazza nella nebbia, I figli della notte e Monolith – che saranno poi presentati a partire dal 3 dicembre all’Auditorium IULM dai loro registi in una serie di incontri promossi con il sostegno di Istituto Luce-Cinecittà, partner del Festival, come del resto Anteo Palazzo del Cinema che ospiterà la selezione ufficiale del Concorso internazionale per il cinema e i suoi eventi speciali.

Il programma della letteratura Noir troverà invece casa milanese alla Fondazione Gian Giacomo Feltrinelli: protagonista assoluta la grande scrittrice canadese Margaret Atwood, che parlerà il 6 dicembre alle 18.00 e sarà poi premiata al Teatro Sociale di Como il 7 dicembre con il Raymond Chandler Award.

Sulle rive del lago il festival, ricco di appuntamenti col cinema, i libri, la televisione, si concluderà sabato 9 dicembre con la celebrazione del trentennale di un capolavoro del genere come Il silenzio degli innocenti di Thomas Harris e il restauro in 4K della versione cinematografica firmata da Jonathan Demme.

Scrittura al femminile, tematiche psicologiche, l’ombra nera del futuro e quella della paura faranno da filo conduttore agli incontri letterari in programma con partecipanti di rilievo da Simona Vinci a Paola Barbato, da Antonella Lattanzi a Marco Vichi, da Roberto Costantini a Marcello Fois, da Donato Carrisi a Carlo Lucarelli, senza contare il contributo di autori stranieri come Marcos Chicot e Bernard Minier che portano al Noir le voci di tradizioni nobili come quella spagnola e francese e di “dialoganti eccellenti” come Antonio Scurati, Chiara Valerio, Nicoletta Vallorani, Massimo Picozzi.

Due gli eventi speciali dedicati al cinema italiano: l’omaggio al “maverick” del poliziottesco Enzo G. Castellari e la scoperta di un recente cult-movie della produzione indipendente, Il demone di Laplace di Giordano Giulivi, premiato in tutto il mondo e ignorato in Italia.

Cinque gli incontri-dialoghi a più voci in programma nel corso della rassegna: il primo, dedicato al giallo italiano (in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia) per raccontare il volume monografico di “Bianco e Nero”, con un film esemplare come Harlem di Carmine Gallone con un doppio finale a sorpresa, a cui segue l’atteso incontro con Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi sui crimini veri che diventano fiction; il secondo, una master class di Adrian Wotton sulla “vita in noir” di Gloria Grahame e la riscoperta del capolavoro di Nicholas Ray In a Lonely Place del 1950; il terzo un incontro sulla serialità tra cinema e televisione con la casa di produzione Taodue di Pietro Valsecchi e il nuovo progetto Black Vatican; il quarto è un dialogo a due tra Paola Barbato e Antonella Lattanzi su vittime & carnefici. E infine un dialogo a più voci sul racconto della paura con tre diversi “interpreti” della scrittura italiana di genere come Marcello Fois, Simona Vinci e Luca D’Andrea.

Apre la letteratura, il 4 dicembre, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, l’incontro con i finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco per il noir italiano tra cui la giuria sceglierà il migliore dell’anno, mentre il pubblico della rete ha già scelto il romanzo di Romano De Marco, L’uomo di casa, Piemme.

“Ogni anno si rinnova il segreto di un festival che è come una tavolozza carica di sfumature e di tutti i colori del nero – osservano Giorgio Gosetti e Marina Fabbri – Il doppio palcoscenico di Milano e Como ci ha spinto a rinnovare profondamente la struttura del nostro racconto sul lato oscuro dell’individuo e della società. Ma restiamo convinti che il segreto del nostro successo stia nell’incrocio dei linguaggi, nell’attenzione alla storia e alla cronaca, nel dialogo costante tra cinema, letteratura, televisione nel segno di un genere che non conosce stanchezza”.

“Da tempo sottolineo – dice Gianni Canova a proposito del nuovo Premio Caligari – che i festival devono essere anche luogo di valorizzazione e riscoperta del buon cinema che già esiste e non solo esasperata caccia alla novità assoluta. Sono contento che, come già per il Premio Giorgio Scerbanenco per la letteratura, il cinema italiano trovi al Noir in Festival e alla IULM un’occasione di prestigio e di confronto popolare. Anche in questo modo la nostra università si apre al nuovo e al cinema di qualità”.

Per maggiori informazioni: www.noirfest.com

 

 

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