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Fondazione Cinema per Roma: Paolo Ferrari si dimette

8787-paolo-ferrariRoma, 2 Febbraio 2015 – Il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Paolo Ferrari, ha presentato oggi le sue dimissioni al Collegio dei Fondatori. In carica dal marzo del 2012, Ferrari ha presieduto le ultime tre edizioni del Festival Internazionale del Film di Roma.

“Sono stati anni molto intensi, complessi, ma anche ricchi di soddisfazioni – ha dichiarato il Presidente Ferrari – Il Festival di Roma, che rappresenta il nostro maggior sforzo produttivo ed economico, ha fatto registrare numeri importanti, in costante crescita. Ho sempre saputo che non sarebbe stato un compito semplice, ma l’ho portato avanti ogni giorno con passione e sentimento, cercando di mettere a disposizione della Fondazione la mia lunga esperienza nel mondo del cinema. Abbiamo accolto nelle nostre sale centinaia di migliaia di spettatori, mi vengono in mente i tantissimi appassionati sul red carpet ad attendere per ore i loro beniamini, l’Auditorium affollato e l’entusiasmo del pubblico. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non avessimo presentato film di grande successo, molti dei quali candidati ai principali premi internazionali, spesso vincitori di Oscar, ma anche in grado di toccare il cuore dei nostri spettatori, pellicole dai contenuti forti e attuali, provenienti da tutto il mondo e in grado di rappresentarne la complessità. E accanto al grande pubblico, abbiamo dato spazio ai professionisti del mondo cinematografico, realizzando il principale mercato italiano del settore, discutendo dei temi più importanti legati allo sviluppo della settima arte a livello nazionale e internazionale, e non dimenticando mai l’importanza dell’industria cinematografica nel tessuto economico e culturale di una città come Roma. Proprio per questo motivo, abbiamo sempre cercato di coinvolgere la Capitale, le sue istituzioni, gli enti e le associazioni culturali, affinché il Festival fosse sempre sentito come un patrimonio comune, da sostenere e da tutelare”.

“Rassegno le mie dimissioni – ha spiegato Ferrari – perché sento di aver rispettato gli impegni: dare una maggiore stabilità alla struttura, garantendo una gestione economica accorta, portando nuove idee e consolidando le attività della Fondazione e del Festival. Alla fine di questo percorso, desidero ringraziare i Fondatori (Roma Capitale, Regione Lazio, Provincia di Roma, Camera di Commercio e Fondazione Musica per Roma), il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Revisori, i partner istituzionali come il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Ice e gli sponsor privati come il Main Partner Bnl – Gruppo Bnp Paribas. La mia riconoscenza va poi a tutti i compagni di questa bella avventura: il Direttore Marco Müller che ha realizzato, in condizioni talvolta difficili e in tempi spesso molto ristretti, programmi di qualità e portato a Roma produzioni, registi e attori di primo piano; il Direttore Generale Lamberto Mancini, che ha messo la sua esperienza al servizio della Fondazione, sia come coordinatore dei vari settori che come scrupoloso amministratore delle  risorse economiche; il personale della Fondazione, che da anni realizza, con attenzione, professionalità e senso di responsabilità, una manifestazione complessa come quella del Festival”.

“Ed è proprio al Festival che rivolgo ora il mio pensiero – ha concluso Ferrari – Nel corso degli anni ho compreso meglio la forza e le potenzialità di questa manifestazione. È un evento che dà lustro alla città di Roma e genera un’importante ricaduta economica su tutto il territorio. Non è un caso che, nonostante abbia vissuto momenti travagliati, il Festival sia ancora così vitale e apprezzato dal grande pubblico. Ci sono certamente margini di crescita ed evoluzione, su cui è necessario lavorare fin da subito ed è possibile farlo grazie a ciò che è stato realizzato fino ad oggi. Lascio una struttura solida e compatta, che sono certo saprà affrontare con cura ed entusiasmo le prossime sfide e che potrà lavorare sempre di più durante l’anno grazie ad un articolato programma di attività permanenti”.

 

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