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Venezia 69: fischi e applausi per il film di Malick

Dalla nostra inviata Marilena Vinci. Quinto giorno.

Già dall’annuncio della sua presenza alla 69esima Mostra del cinema di Venezia aveva destato una comprensibile curiosità e certamente era uno dei titoli più attesi in concorso: ‘To the wonder’ di Terrence Malick è arrivato oggi al festival, a poco più di un anno da ‘Tree of life’ (presentato a Cannes nel 2011). Il film, come il precedente (con cui si notano analogie), ha raccolto pareri contrastanti tra la critica ma è certamente stato meno apprezzato, tanto da essere fischiato alla fine della proiezione stampa. Per presentarlo a Venezia è arrivata solo la protagonista femminile Olga Kurylenko assime a Romina Mondello. Assenti invece Ben Affleck e Javier Bardem, impegnati sui rispettivi set, Rachel McAdams e, ovviamente il regista che, come di consueto, preferisce non presentarsi alle occasioni ufficiali che puntualmente diserta. Con una travagliata storia d’amore tra un uomo e una donna che, dopo essersi allontanati per un periodo, decidono di sposarsi, Malick esplora le vette e le cadute dell’amore con uno stile che riprende quello di “Tree of life” ma che risulta retorico e infarcito con immagini da spot.
‘To the wonder’ è stato il film più atteso, assieme a ‘The master’ di Paul Thomas Anderson, anche grazie al completo mistero che ne è stato fatto attorno. Del film, infatti, non sono state divulgate neanche le brevi consuete immagini che circolano prima della presentazione. “Vogliamo che i film di Terrence possano parlare da soli, – si è giustificato il produttore Nicolas Gonda – che si possa avere una visione fresca senza anticipi”. Sull’assenza di Malick è intervenuta la produttrice Sarah Green: “Terrence è sommerso dal lavoro, ha appena finito di girare un film e ne ha appena iniziato un altro, è un periodo molto prolifico per lui”. I misteri comprendono anche la locandina su cui con Ben Affleck appare Rachel McAdams (che ha un ruolo secondario) anziché la vera protagonista Olga Kurylenko. Quest’ultima ha raccontato la sua esperienza con il regista: “Durante i provini ho capito subito che c’era del feeling, sapevo che avremmo lavorato insieme. Sul set c’è stata telepatia. Malick non doveva guidarmi molto, sapevo quello che voleva perché riesce a capire le persone istantaneamente. E’ una specie di veggente”. Riguardo al film Olga afferma: Marina e Neil formano una coppia che non riesce a farcela, non riesce a vivere la quotidianità anche se si amano. A volte il sentimento non basta. Nonostante ciò l’amore può resistere in eterno e può vincere tutto. Per prepararmi ho dovuto leggere I fratelli Karamàzov, ‘L’idiota’ e ‘Anna Karenina’, è stato fantastico tornare su quei libri che ho letto da ragazza”.
Romina Mondello, che nel film recita un piccolo ruolo in italiano, ha raccontato di essere stata scelta dal regista texano: “dopo un provino in Italia ed un incontro ad Austin: Malick mi disse che il mio personaggio si sarebbe chiamato Anna e mi chiese cosa ne pensavo del nome. Solo sul set, poi, ho ricevuto il copione dove veniva descritta la donna in tutto e per tutto, dal rapporto con il marito e con i figli a quello con la vita stessa. E ho ritrovato in lei cose profonde che mi riguardavano davvero”. ‘To the wonder2’uscirà questo inverno con 01 Distribution.

In concorso è passato anche il film israeliano “Fill the void” di Rama Yaron, che racconta la storia di una diciottenne che si trova a dover scegliere tra l’amore vero e quello per il cognato rimasto vedevo della sorella e con un figlio piccolo da accudire. Anche questo film ha avuto un’accoglienza contrastata da parte della critica, raccogliendo applausi e fischi in sala.

L’amore è stato il filo conduttore della quinta giornata della Mostra anche nel film fuori concorso “Love is all you need” di Susanne Bier. Una colorata commedia ambientata a Sorrento con Pierce Brosnan e Trine Dyrholm che affronta il tema del cancro. “Ho avuto il copione e mi ha toccato il cuore perché aveva molti collegamenti con la mia vita privata – ha raccontato Brosnan – Ho perso mia moglie per un cancro al seno anni fa, sono come il protagonista nel bel mezzo dell’età di mezzo e ho quattro figli, so bene cosa significa crescerli ed affrontare le difficoltà. Così ho lasciato che il personaggio venisse da me, senza pensare troppo all’interpretazione, guidato dalla Bier”. Poi l’ex agente 007 ha svelato: “Da tempo volevo fare una commedia, qualche elemento comico c’è sempre stato nei miei drammi. Questa volta accade il contrario: parliamo di cancro ma in modo leggero. Diciamo che è una storia d’amore con un forte tratto comico”. Il film in Italia uscirà a Natale distribuito da Teodora.

Sempre fuori concorso è passato anche il documentario di Daniele Vicari “La nave dolce” che racconta lo sbarco a Bari di ventimila  albanesi nel 1991.

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