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Cinema: Artisti 7607, “O ci lasciano votare per il nuovo IMAIE o ce ne andiamo”

Elio Germano, Cinzia Mascoli, Neri Marcorè, fra i rappresentanti del gruppo Artisti 7607, 1.000 fra attori e musicisti sono decisi: “O ci permettono di votare il prima possibile per gli organi collegiali del nuovo IMAIE o siamo pronti a crearne uno nostro o ad affidarci ad una agenzia internazionale che tuteli i nostri diritti”.

Lo dicono chiedendo uno sblocco il prima possibile per l’Istituto privato mutualistico per la difesa degli artisti interpreti esecutori che ha il compito di distribuire la quota che gli è dovuta per la riutilizzazione delle opere in tv e in Homevideo.

“Noi siamo quelli più fortunati, i soldi dell’IMAIE ci arrivano perché siamo famosi – spiega Germano – il problema è per tutti gli altri. Se non ci arriveranno i nostri soldi (dalla liquidazione del vecchio IMAIE, l’anno scorso, alla creazione del nuovo, sono fermi circa 120 milioni di euro, per circa 71 mila aventi diritto), creeremo un altro ente o ci iscriveremo a un’agenzia internazionale, metteremo insomma in discussione il monopolio che esiste solo in Italia”.

Gli Artisti sottolineato che l’IMAIE potrebbe essere uno degli organi principali per le risorse a interpreti e esecutori: “Con il digitale terrestre ci sarà un tale flusso di denaro che il Fus farà ridere al confronto”, ha sottolineato Cinzia Mascoli. Per Marcorè “prendendo atto che il decreto per la nuova IMAIE non è impugnabile, vogliamo almeno capire come stanno funzionando le cose”. (cinegiornalisti.com)

1 commento

  1. Come si può leggere dai verbali e vedere dalle videoregistrazioni (www.nuovoimaie.it), Artisti 7607 è tra le associazioni che partecipano ai lavori del comitato consultivo che sta precisando i criteri che guideranno il nuovo istituto per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori. Di che sblocco parlano quindi? Perché confondono il vecchio Imaie che deve liquidare e nuovo Imaie che ha bisogno di trasparenza e di regole rispettose della legge? Che cosa c’entra il diritto connesso (che ha titolari precisi) con il FUS (che è il giusto sostegno alla cultura)? E se Neri Marcorè vuole sapere “come stanno funzionando le cose”, perché non lo chiede a Cinzia Mascoli che partecipa alle riunioni del comitato consultivo del nuovo Imaie?

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