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FUS: dopo i tagli, sciopero generale della cultura

Sciopero generale della cultura “entro fine mese”. Lo ha annunciato ieri, del palco di Piazza del Popolo, il presidente del sindacato degli attori, Giulio Scarpati: “Centinaia di migliaia di persone che indegnamente rappresento sono a spasso la Rai gira all’estero con i soldi pubblici. Chi ci governa preferisce avere sudditi e non cittadini, al massimo consumatori”.

Dopo l’annuncio del congelamento di 27 milioni al già falcidiato Fondo Unico per lo Spettacolo, e il taglio di 50 milioni al ministero dei beni culturali, musicisti, attori, registi e tutti gli operatori dello spettacolo si stanno mobilitando.

Il presidente dell’accademia di Santa Cecilia, Bruno Cagli, nei giorni scorsi ha anche minacciato di rassegnare le sue dimissioni. Ieri è stato ricevuto dal sottosegretario Gianni Letta: “Il governo non può permettersi di perdere personaggi di tale prestigio”, ha detto Letta. Ma in quanto alle rassicurazioni si è limitato a prosperare “soluzioni ai problemi in tempi ragionevoli”, appellandosi intanto a “idee, progetti e fantasia che potranno arrivare proprio da Cagli”. (il manifesto)

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