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Claudia Gerini: “ci hanno scippato il Circeo Film Festival”

Intervista a Claudia Gerini e Alessia Barela

Claudia Gerini è delusa e arrabbiata. L’estate scorsa aveva investito tutta sé stessa nella prima edizione del Circeo Film Festival (la rassegna cinematografica che si è svolta a luglio nella terra di Circe attirando parecchi volti noti del mondo del cinema e un folto pubblico), ma adesso si sente tradita. Con l’attrice Alessia Barela e un gruppo di amiche legate dall’amore per la Settima Arte (Francesca Figus, Ivana Mottola, Monica Cervini e Valentina Migliorini) si era inventata una kermesse per promuovere i “piccoli film” e le opere prime, ma quest’anno il progetto le è stato “letteralmente scippato”. “E’ iniziato tutto con fiducia e tanto entusiasmo – si sfoga Gerini – il Festival è nato grazie a noi e alle nostre amicizie. Potevano dircelo e, soprattutto, potevano inventarsi qualcosa di originale. Invece hanno agito di nascosto, usando la nostra idea e il nostro marchio, e realizzando una fotocopia di un lavoro già fatto. Un comportamento scorretto e ignobile”. Sotto accusa Comune e ProLoco di San Felice Circeo, che l’anno scorso comparivano come promotori dell’iniziativa e che, nella nuova edizione, figurano tra gli organizzatori (come si legge nel regolamento consultabile sul sito ufficiale: www.circeofilmfestival.it).

A confermare i fatti, così come la Gerini li racconta, interviene la collega Barela, direttrice artistica della prima edizione del Festival con l’artista romana. “Ci hanno rubato l’idea, il logo e i contatti. E hanno fatto fuori Claudia che era la madrina, sostituendola con Matilde Brandi. Ma noi non ci stiamo. Lunedì andremo da un avvocato, se queste persone non fanno marcia indietro siamo pronte ad agire per vie legali”. Non è finita qui. “Dopo il Festival aspettavamo un rimborso spese che non è mai arrivato – continua l’interprete di “Distretto di Polizia” – non una gran somma, in sei non si arrivava a 10mila euro, ma è una questione di principio. Hanno pagato i gettoni di presenza al conduttore Rolando Ravello, alla disegnatrice Cristina Costa e, dopo parecchie sollecitazioni, i vincitori hanno ricevuto i loro premi. Poi ci hanno detto che non avevano più soldi e che la seconda edizione non si poteva realizzare”.

Ma chi è il responsabile? “Il nostro referente per Comune e ProLoco è il vice sindaco Nicola Ceccato – spiega Barela – abbiamo parlato sempre con lui. Claudia ha provato a chiamarlo, ma lui le ha risposto secco che i pagamenti di sua competenza erano stati tutti assolti”. Poi è arrivata l’amara sorpresa: “un’amica che si trovava al Circeo ci ha detto dei manifesti affissi per il paese – racconta – sul sito internet abbiamo avuto la conferma che il Festival si sarebbe fatto con tutte le nostre idee ma senza di noi. Per non parlare dell’immagine di Claudia: nei trecento articoli apparsi l’anno scorso su stampa, tv e internet c’è sempre la sua faccia”.

Dunque andrà tutto in mano a un avvocato. Il logo, almeno, era stato registrato? “Credo di no – conclude Gerini – ma non importa. Abbiamo tutte le prove, il nostro legale ci ha assicurato che il logo appartiene a chi lo ha ideato. Non sospettavamo che ci potessero fare un’azione così terribile e forse siamo state ingenue, ma adesso dovranno rispondere di appropriazione indebita. Ci hanno scippato il Festival e tutto il lavoro che abbiamo fatto per lanciarlo, non la passeranno liscia”.

 

 

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