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Grecia, Medici Senza Frontiere denuncia la situazione critica per i migranti

Grecia, MSF denuncia la situazione critica per migranti e richiedenti asilo nelle strutture di detenzione nella regione di Evros.

MSF chiede al governo greco misure immediate per garantire condizioni di accoglienza dignitose per i migranti.

Roma/Atene, 14 Dicembre 2010 – Migranti e richiedenti asilo detenuti nella regione di Evros, nel nord della Grecia, si trovano in una situazione critica. Negli ultimi due mesi il numero dei migranti senza documenti che ha attraversato il confine dalla Turchia verso la Grecia è aumentato significativamente, fino a 300 nuovi arrivi al giorno. A seguito del recente afflusso, le strutture di detenzione sono sovraffollate mentre le condizioni delle celle sono spaventose. Per rispondere agli urgenti bisogni dei migranti detenuti, Medici Senza Frontiere (MSF) ha avviato un intervento di emergenza nella regione di Evros, fornendo assistenza medica e umanitaria.

Durante una valutazione effettuata nel mese di novembre in due centri di detenzione (Venna, Fylakio) e in tre stazioni di polizia di frontiera (Soufli, Tychero e Feres), MSF ha documentato le condizioni dure e disumane in cui vengono tenuti i migranti trattenuti. Molte delle strutture sono sovraffollate e operano con una capacità due o tre volte superiore alle loro possibilità. A causa della mancanza di spazio, uomini, donne, giovani e minori non accompagnati vengono tenuti insieme nelle stesse celle. Molti dormono sul pavimento accanto alle toilette. Strutture di detenzione capaci di ospitare più di 100 persone hanno soltanto due toilette e due docce e manca il materiale per la pulizia e l’igiene personale. Nonostante la presenza dello staff medico del Ministero della Sanità in molte strutture (inclusi medici, infermieri e uno psicologo), i servizi medici sono ancora inadeguati per le esigenze dei detenuti a causa del numero insufficiente di medici, l’assenza di interpreti e la mancanza di uno screening medico dei nuovi arrivati. In più, migranti e richiedenti asilo ricevono informazioni scarse o nulle sul loro status legale e sul sistema di detenzione.

“La situazione è critica per tutte le persone trattenute. I migranti non hanno un posto per dormire, non possono uscire nel cortile e molti di loro sono costretti a vivere per settimane o persino per mesi in condizioni di vita inaccettabili”, dice Ioanna Pertsinidou, coordinatrice dell’emergenza per MSF. “Abbiamo deciso di intervenire immediatamente per offrire assistenza medica e umanitaria”.

Dall’inizio di dicembre, un team di MSF si trova nella regione di Evros per fornire assistenza sanitaria e migliorare le condizioni di vita e igiene nelle strutture detentive. Due medici di MSF stanno lavorando nelle stazioni di polizia di frontiera a Tychero e Soufli, per curare i pazienti per lo più affetti da patologie respiratorie e infezioni della pelle causate dalle dure condizioni di vita. Un logista lavora per migliorare le condizioni igieniche all’interno dei centri e un team di MSF sta inoltre distribuendo sacchi a pelo.

“Quello che vediamo ogni giorno nei centri di detenzione è indescrivibile. In alcuni giorni, nella stazione di polizia di Soufli, pensata per ospitare 80 persone, si possono trovare più di 140 migranti. A Tychero, che ha una capacità di 45 persone, ne abbiamo contate 130. A Feres la notte scorsa abbiamo distribuito sacchi a pelo a 115 migranti, nonostante la capacità sia di sole 35 persone. Una donna con seri problemi ginecologici, ci ha detto che non c’era spazio per dormire e non ha avuto altra scelta che dormire in bagno. Nel centro di detenzione di Fylakio, pochi giorni fa le celle sono state allagate dai liquami provenienti dai bagni rotti. MSF ha assicurato la disinfezione delle celle e delle toilette. A Soufli, dove gli inverni sono famosi per la loro durezza, con temperature sotto lo zero, il riscaldamento non funziona e non c’è acqua calda. In molte strutture di detenzione, abbiamo visto minori non accompagnati detenuti nelle celle insieme agli adulti per diversi giorni, senza che fosse consentito loro di uscire in cortile”, racconta Ioanna Pertsinidou di MSF.

E’ necessaria una risposta immediata e coordinata per affrontare questa situazione inaccettabile e garantire che i migranti detenuti vivano in condizioni umane e dignitose. MSF chiede al governo greco di attuare immediatamente misure che assicurino un’accoglienza di migranti e richiedenti asilo che rispetti la loro dignità. MSF chiede inoltre all’Unione Europea e ai suoi Stati membri di condividere le responsabilità nell’accoglienza di migranti e richiedenti asilo, invece di concentrarsi solo sulle misure restrittive, come lo schieramento delle squadre di intervento rapido di FRONTEX lungo i confini.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

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