Gli scontri scoppiati il 3 gennaio scorso a Duékoué, nella zona occidentale della Costa d’Avorio, hanno provocato numerosi feriti e più di 12.000 sfollati
14/01/2011
Fin dall’inizio degli scontri, MSF ha supportato l’ospedale generale della città dove si registrava una carenza di personale. Tra il 3 e il 7 gennaio, un’equipe di chirurghi ha curato più di 53 feriti, due dei quali sono deceduti a causa delle gravi lesioni riportate. MSF ha risistemato il blocco operatorio e le condutture dell’acqua dell’ospedale. Nelle prossime settimane, l’équipe medica continuerà a fornire il proprio appoggio all’ospedale.
Cure mediche di base agli sfollati
Anche se la situazione si è stabilizzata nel corso della settimana, molti abitanti della zona continuano a essere sfollati. Fin dal 6 gennaio, MSF ha svolto una media di 50 visite mediche di base al giorno, riscontrando principalmente malaria e ipertensione, in un campo sfollati di fortuna, alle porte di Duékoué, dove si sono rifugiate 12.300 persone, di cui sette hanno avuto bisogno di ricovero ospedaliero.
Per diverse settimane, MSF continuerà a fornire cure ambulatoriali nel campo.
MSF ha aperto il suo primo progetto in Costa d’Avorio nel 1991. Presente nella prigione di MACA ad Abidjan, nella città di Bouaké e nelle regioni dell’Ovest, il personale di MSF fornisce cure mediche di primo livello (ambulatori, vaccinazioni) e secondo livello (chirurgia, pediatria), oltre che un progetto nutrizionale e programmi per la cura della tubercolosi.
Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it