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Lampedusa: MSF fornisce assistenza sanitaria e valuta il bisogno di supporto psicologico per i migranti

Lo shock dovuto all’esperienza del viaggio lungo e stancante ha bisogno di un aiuto psicologico

11/04/2011 – All’alba di mercoledì 6 aprile una cinquantina di migranti, sopravvissuti a un naufragio al largo delle coste di Lampedusa, ha ricevuto assistenza medica da Medici Senza Frontiere e da altre organizzazioni presenti sull’isola. La tragedia ha provocato 15 morti e 150/250 dispersi per i quali le ricerche non si sono interrotte.

Da subito, l’équipe di MSF ha effettuato il triage delle vittime dando la precedenza ai casi più gravi. “Siamo stati avvisati dell’arrivo dei migranti e siamo andati immediatamente al porto. Queste persone sono in buona salute ma sono molto scossi. Abbiamo fornito loro delle coperte per evitare l’ipotermia”, racconta Angelina Perri, infermiera di MSF. Una volta trasferiti nei centri, viene assicurata un’assistenza medica. Le malattie maggiormente riscontrate sono legate a infezioni gastro-intestinali, polmonari e respiratorie.

I migranti continuano ad arrivare in una condizione di estrema stanchezza per le condizioni difficili del viaggio che devono sostenere. Una giovane somala sopravvissuta al naufragio ha raccontato: “Mi sono ferita sul viso quando l’acqua ha iniziato a entrare nella barca… so nuotare, ma molti si sono aggrappati a me perché non lo sapevano fare… bisognava lottare per sopravvivere”. I superstiti hanno raccontato alle nostre équipe che hanno visto morire molte donne incinte durante il viaggio.

“In una settimana, le équipe di MSF hanno visitato più di 600 migranti venuti dalla Libia. Migranti che fuggono prevalentemente dai paesi sub-sahariani a causa della guerra o dell’aggravarsi delle condizioni socio-economiche”, spiega Aurélie Ponthieu, consulente giuridico per l’immigrazione di MSF.

Lo shock dovuto all’esperienza del viaggio lungo e stancante ha bisogno di un aiuto psicologico. MSF ha, quindi, deciso di fornire un sostegno psicologico a tutti i migranti che non sanno quale sarà il loro futuro nei centri.

L’équipe di MSF è attualmente composta da un coordinatore di terreno, da un medico, da un’infermiera, da due mediatori culturali e da un logista a cui presto si aggiungerà una psicologa. MSF si occupa del triage per i migranti al porto militare e di seguirli nei centri o all’arrivo sull’isola. Una visita è stata fatta in altri centri italiani per valutarne le condizioni sanitarie e di accesso della salute per i migranti.

Le attività di MSF sono finanziate da donatori privati e l’organizzazione non riceve fondi istituzionali da parte del Governo italiano.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Dal 1971 opera in oltre 60 paesi, portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

 

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