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Somalia, MSF sta rapidamente ampliando le attività a Mogadiscio

La scorsa settimana Medici Senza Frontiere ha inviato équipe a Mogadiscio mediche e quattro voli charter con 55 tonnellate di materiali sanitari, medicine e cibo terapeutico, in risposta alla crisi in Somalia 

16/08/2011

Nelle scorse settimane, circa 100.000 persone provenienti dal sud e dal centro della Somalia, sono giunte nella capitale in cerca d’aiuto. Si sono stabilite in numerosi campi dentro e fuori Mogadiscio e hanno scarsa o addirittura nessuna assistenza sanitaria.

MSF ha lanciato campagne di vaccinazione contro il morbillo in dozzine di campi improvvisati dove migliaia di persone si sono riunite dopo essere fuggite da una siccità eccezionale e dalle violenze che hanno luogo in altre parti del paese. Finora sono stati vaccinati circa 3.000 bambini.

Dei circa 1.000 bambini visitati per malnutrizione, più della metà ne sono risultati affetti.

“MSF è estremamente preoccupata per la situazione critica degli sfollati e sta rafforzando le proprie operazioni a Mogadiscio ed esaminando le aree intorno alla capitale per rispondere adeguatamente a questa crisi”, dichiara Unni Karunakara, presidente internazionale di MSF.

Attraverso una clinica mobile, il personale di MSF ha iniziato a fornire cure mediche a circa 100 persone al giorno. Le équipe stanno anche distribuendo generi di prima necessità, come kit igienici e tende per rifugi temporanei.

Da anni MSF fornisce assistenza medica nella capitale della Somalia attraverso le strutture sanitarie a Daynile e Darkheley, dove la scorsa settimana sono state effettuate più di 370 visite mediche. Per rispondere ai crescenti bisogni medici, MSF aprirà nei prossimi giorni a Mogadiscio due centri nutrizionali di degenza, un’unità per la cura del morbillo e un centro per la cura del colera da 50 posti letto.

MSF lavora ininterrottamente in Somalia dal 1991 e attualmente garantisce cure mediche gratuite in otto regioni del Paese. Più di 1.400 persone dello staff somalo, sostenute da circa un centinaio di operatori a Nairobi, forniscono alla popolazione sfollata assistenza sanitaria di base gratuita, chirurgia, cure per la malnutrizione oltre al supporto alla popolazione sfollata attraverso cure mediche, fornitura d’acqua potabile e distribuzione di generi di prima necessità in nove località nel sud e nel centro della Somalia.

MSF sta inoltre fornendo assistenza medica ai rifugiati somali in Kenya (campi Dagahaley e Ifo) e in Etiopia (Liben). Nel campo Dagahaley, MSF è l’unico fornitore di assistenza medica per le 130.000 persone ospitate e attualmente ha in cura 6.400 bambini per la malnutrizione. Nel campo Ifo, MSF fornisce assistenza medica a 25.000 rifugiati nella periferia del campo. A Liben, MSF fornisce assistenza medica nei sei campi che ospitano 119.000 rifugiati. Qui, più di 10.000 bambini sono in cura nel programma nutrizionale di MSF.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie. www.medicisenzafrontiere.it

 

 

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