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Caso Novartis: la campagna di MSF continua

La sentenza sul caso che vede fronteggiarsi il colosso farmaceutico svizzero Novartis e il Governo indiano è stata rimandata al 10 luglio 2012. La sentenza è l’atto finale di una battaglia legale, cominciata sei anni fa, in cui è in gioco la futura capacità dell’India di produrre farmaci generici a basso costo per la sua popolazione e per i pazienti nei paesi in via di sviluppo.

Viste le possibili implicazioni per la produzione e per la disponibilità di farmaci generici a basso costo in India, Medici Senza Frontiere, insieme ad altre associazioni, pazienti e comunità, ha fatto appello alla Novartis di rinunciare al caso contro “la farmacia dei paesi in via di sviluppo”.

A Roma davanti a Montecitorio martedì 27 marzo si è tenuta la mobilitazione “Prima la vita poi il profitto” per fermare gli attacchi contro i farmaci generici che mettono in pericolo la vita di milioni di persone. La produzione di farmaci generici indiani è infatti sotto il fuoco incrociato: nei negoziati sugli accordi di libero scambio tra Unione Europea e India, l’UE cerca da anni di introdurre severe limitazioni alla capacità dell’industria dei farmaci generici indiani di produrre medicinali salvavita a prezzi concorrenziali, rispetto a quanto richiesto dalle regole del commercio internazionale.

MSF fa affidamento ai farmaci a basso costo prodotti in India per curare più di 160.000 persone sieropositive nei paesi in via di sviluppo. L’India è anche la fonte dell’80% dei farmaci antiretrovirali acquistati da donatori come il Fondo Globale. Quest’ultimo si trova oggi ad affrontare una grave crisi di finanziamenti perché i paesi donatori stanno riducendo progressivamente il loro sostegno per la lotta all’AIDS e l’Italia non paga le sue quote ormai dal 2009.

Per maggiori informazioni: www.medicisenzafrontiere.it

Accesso ai farmaci: la campagna di MSF

 

 

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