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Giornata mondiale Malaria, Campagna MSF in Niger: “Efficace strategia di prevenzione”

206.000 bambini al di sotto dei 5 anni trattati nel 2013. SMC: Meno 83% dei casi nei paesi interessati.

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“Negli anni passati tutti i bambini erano malati. Eravamo sempre in viaggio per portarli in ospedale. Molti di loro non ce l’hanno fatta”, racconta una madre nel centro sanitario di Magaria, nel sud del Niger. Ma l’anno scorso, per tre mesi a partire da luglio, i suoi bambini hanno ricevuto per la prima volta delle dosi mensili di Sulfadoxina-Pirimetamina (SP) e Amodiachina (AQ) quando erano ancora in salute. E non si sono ammalati. “Quest’anno, grazie al trattamento, i nostri bambini non si sono ammalati”.

Il trattamento era parte di una campagna di prevenzione farmacologica della malaria stagionale (o chemioprofilassi  antimalarica stagionale – SMC) di Medici Senza Frontiere, una nuova misura preventiva contro la malaria raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle zone dell’Africa Subsahariana dove si registra un’alta incidenza della malattia. Questo trattamento preventivo è in uso solo nelle regioni dove la malaria è stagionale. Sebbene la malattia sia endemica in Niger, il paese deve fronteggiare ogni anno una forte recrudescenza di casi durante la stagione delle piogge, che va da luglio a ottobre e, non a caso, corrisponde al periodo di alta trasmissibilità della malattia.

La SMC è stata utilizzata per la prima volta in Niger nel 2013 e oggi è parte integrante del Programma Nazionale contro la malaria, che può essere particolarmente letale per i bambini al di sotto dei 5 anni.

“In questi ultimi anni l’impatto della profilassi SMC è stato molto incoraggiante nei paesi in cui l’attività è stata avviata”, dichiara Alena Koscalova, medico epidemiologo di MSF. “Recenti studi realizzati nei paesi dell’Africa occidentale, come Senegal, Gambia, Burkina Faso e Mali, hanno dimostrato una diminuzione dei casi di malaria semplice fino all’83% e una riduzione simile dell’incidenza della malaria grave nei bambini di meno di 5 anni che hanno ricevuto questi trattamenti preventivi”.

Più di 206.000 bambini al di sotto dei 5 anni trattati nel 2013.

Da luglio a ottobre 2013, MSF ha realizzato una campagna di massa su più di 206.000 bambini dai 3 mesi ai 5 anni in più di 1.045 villaggi dei distretti sanitari di Magaria, Madaoua, Bouza, Madarounfa e Guidam-Roumji, nelle regioni di Zinder, Tahoua e Maradi. L’organizzazione ha impiegato più di 2.000 promotori sanitari per sensibilizzare le comunità e incoraggiare i genitori a portare i loro figli presso i punti di distribuzione per ricevere le dosi mensili delle medicine. I farmaci, che combinano Sulfadoxina-Pirimetamina (SP) e Amodiachina (AQ), sono disponibili in blister preconfezionati e sono stati distribuiti dagli operatori presso 179 siti all’interno di strutture sanitarie o luoghi pubblici, in 75 siti creati presso le case dei capi villaggio o in capanne, e da 99 squadre che passavano porta a porta.

“Le tre campagne di distribuzione hanno avuto un raggio di copertura di più dell’85%, un risultato molto soddisfacente”, ha detto Koscalova. “Abbiamo coinvolto le autorità tradizionali e abbiamo notato una reale presa di coscienza da parte della comunità sui danni della malaria, in particolare per i bambini piccoli. Questa attività ha dimostrato di essere assolutamente fattibile anche in un contesto come il Niger e si è rivelata sicura e efficace”.

Non una “cura miracolosa” ma una strategia preventiva.

“La profilassi SMC non è una cura miracolosa”, dice Severine Ramon, vice responsabile del programma MSF in Niger. “È un’azione preventiva, complementare ad altre nel quadro delle strategie preventive e curative della malaria”.

La SMC è particolarmente efficace in situazioni di malnutrizione e di anemia diffuse, perché permette di ridurre il numero dei casi complessi nei paesi dove l’acceso alle cure è limitato, come il Niger, ma non previene tutti i casi di malaria.

“Resta essenziale che la popolazione abbia accesso ai mezzi diagnostici e al trattamento precoce con terapie combinate a base di artemisinina (ACT). Ed è fondamentale promuovere la distribuzione e l’utilizzo di zanzariere trattate con insetticidi così come la nebulizzazione delle abitazioni e delle strutture pubbliche con spray insetticidi. Parallelamente bisogna mantenere un buon livello d’informazione sulla malaria tra le popolazioni esposte”.

Nonostante la sua efficacia, ci sono altre lacune che la SMC da sola non può coprire. Uno dei problemi in Niger è la disponibilità insufficiente dei test di diagnosi rapida per la malaria (TDR). “Nel 2013 la copertura nazionale dei TDR era solo del 44%, il che è chiaramente insufficiente in termini di capacità diagnostica. Questo porta anche a un utilizzo inadeguato dei trattamenti precoci a base di artemisinina”, dice Severine Ramon. “Anche se i bisogni di ACT erano teoricamente coperti a livello nazionale l’anno scorso, è stato registrato che in strutture sanitarie isolate e rurali le scorte sono terminate. Una situazione legata al problema degli approvvigionamenti in zone periferiche”.

Rafforzare l’impatto della profilassi SMC combattendo la malnutrizione.

Le equipe di MSF in Niger stanno preparando una seconda campagna di massa indirizzata a più di 400.000 bambini a cominciare dal luglio prossimo, nelle stesse regioni del 2013. Quest’anno anche altre organizzazioni avvieranno questa strategia contro la malaria in altre aree.

MSF completerà l’intervento con l’individuazione e la presa in carico sistematica della malnutrizione infantile. Infatti ogni anno le popolazioni nigeriane si devono confrontare non soltanto con la malaria, ma anche con crisi alimentari, perché la stagione delle piogge coincide con il periodo successivo alla semina, quando il raccolto successivo non è ancora pronto, le riserve alimentari di prima necessità finiscono e i prezzi delle derrate alimentari sono i più alti sul mercato.

“La malaria e la malnutrizione rappresentano un mix letale nei bambini di meno di 5 anni”, afferma Severine Ramon. “Come è stato fatto nel 2013, approfitteremo di questa campagna di massa per prevenire e occuparci in modo precoce dei bambini molto malnutriti, così come dei casi di malaria accertati. Questo permette di rafforzare l’impatto della SMC sulla salute dei bambini piccoli”.

MSF opera in Niger dal 1985. Le sue attività sono mirate principalmente al miglioramento dell’accesso alle cure mediche per i bambini al di sotto dei 5 anni e le donne incinte, attraverso attività di prevenzione e trattamenti precoci per la malnutrizione. Le equipe di MSF gestiscono programmi nutrizionali ambulatoriali in 38 centri sanitari nelle regioni di Zinder, Maradi e Tahoua e gestiscono il ricovero dei pazienti nei centri nutrizionali degli ospedali di Zinder, Magaria, Madarounfa, Guidan Roumdji, Madaoua e Bouza.

Per maggiori informazioni: www.medicisenzafrontiere.it

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