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Venezia 69: donne e corsari alle Giornate degli Autori

Parla più italiano che europeo ed è donna la nona edizione delle Giornate degli Autori di Venezia, l’ormai consueto appuntamento collaterale alla Mostra del cinema di Venezia promossa da Anac e 100autori con il sostegno del MiBAC. Quella 2012 sarà “un’edizione meno europea e più italiana – ha annunciato Giorgio Gosetti – sotto tre segni distintivi: lo sguardo femminile della creatività con il progetto Women’s Tales, il cinema corsaro, programma autogestito da un collettivo di cineasti nel nome del cinema di ricerca e sperimentazione e infine la riflessione e il dialogo sul cinema degli anni Zero”.

Procedendo con ordine: il progetto Women’s Tales, che grazie a Miu Miu ha portato alla realizzazione di quattro film brevi, è inserito nei primi tre giorni della rassegna dalle stesse autrici (Zoe Cassavetes, Lucrecia Martel, Giada Colagrande e Massy Tadjedin) insieme alla proiezione di “Meshes of Afternoon” di  Maya Deren.

Al Cinema corsaro saranno invece dedicate cinque serate (dal 2 al 6 settembre) dedicate di film sperimentali e d’avanguardia, che ha coinvolto autori come Tonino De Bernardi, Sylvain George e Giovanni Maderna e che comprende anche una carta bianca a Enrico Ghezzi, un omaggio a Corso Salani e la proiezione di “Le tigri di Mompracem” (1974) di Ugo Gregoretti.

Per quanto riguarda i film in gara saranno “Heritage” dell’attrice palestinese Hiam Abbass (per la prima volta anche dietro alla macchina da presa di un lungometraggio), “Queen of Montreuil” di Solveig Anspach, “Keep smiling” di Rusudan Chkonia, “Blondie” di Jesper Ganslandt, “The weight” di Jeon Kyu-hwan, “Epilogue” di Amir Manor, “Il gemello” di Vincenzo Marra, “Acciaio” di Stefano Mordini, “Stories we tell” di Sarah Polley e “Kinshasa kids” di Wajnberg.

Due, dunque, i film italiani in gara: “Acciaio” di Mordini, tratto dal bestseller di Silvia Avallone e interpretato da Michele Riondino e Vittoria Puccini ed “Il gemello” di Marra, che racconta la vita dietro le sbarre di Secondigliano.

Tra le opere ci sono 30 prime mondiali assolute provenienti da una dozzina di nazioni e cinque opere prime. Tra gli eventi speciali il ritratto Pietro Ingrao (“Non mi avete convinto” di Filippo Vendemmiati), “Terramatta” di Costanza Quatriglio (tratto dall’omonima autobiografia postuma di un contadino semianalfabeta), “L’uomo che amava il cinema” di Marco Segato e il collettivo “6 sull’autobus”.

Le Venice Nights propongono, tra l’altro, “Nozze d’agosto” di Andrea Parena, “Tralala” di Masbedo e tre documentari dedicati a Johnny Depp (“My Friend Johnny” di Alessandra Cardone), al Po (“Il risveglio del fiume segreto – In viaggio sul Po con Paolo Rumiz” di Alessandro Scillitani) ed a Francesco de Gregori (“Finestre rotte” di Stefano Pistolini).

Con i Venice days torna anche il Premio Lux assegnato dal Parlamento Europeo al miglior film che affronta temi d’interesse comunitario in modo originale e con grande sensibilità. Per la prima volta ci sarà una menzione speciale del pubblico ed i tre film finalisti saranno proiettati in tutti i paesi europei e sottotitolati in 23 lingue. Ad essere scelti quest’anno erano stati ben due prodotti italiani: “Io sono Li” di Andrea Segre e “Cesare deve morire” dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, che però hanno rinunciato per dare spazio a opere con meno visibilità, lasciando il posto all’ungherese “Just the wind” di Fliegauf e al portoghese “Tabu” di Miguel Gomes.

Le Giornate degli Autori 2012 si svolgeranno dal 30 agosto all’8 settembre al Palazzo del Cinema e alla Casa degli Autori alla Pagoda dove viene realizzata l’arena delle Venice Nights.