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Cannes 2015: ultimo giorno con Michael Fassbender, tra Macbeth e whisky

Da Cannes la nostra inviata Marilena Vinci. Diario e foto dell’undicesimo giorno con bilancio e pronostici di questa 68° edizione del Festival.

#Redcarpet MACBETH by Justin Kurzel #Cannes2015

Cannes, 24 Maggio 2015 – Si è conclusa con la presenza degli ultimi due divi il concorso della 68° edizione del Festival di Cannes. Sul red carpet sono arrivati i protagonisti di “Macbeth” diretto da Justin Kurzel: Michael Fassbender e Marion Cotillard. Ammiratissimo e come sempre disponibile, l’attore irlandese ha dato ennesima prova del suo talento in uno dei ruoli più complessi della sua carriera, mentre non convince l’acerba interpretazione di Marion Cotillard della sanguinaria Lady Macbeth. “Non mi sono mai sentita così intimidita da un personaggio”, dichiara l’attrice francese premio Oscar per “La vie en rose”.

Per Fassbender il “Macbeth” di Shakespeare è uno tra i “testi più straordinari e moderni sulla perdita della salute mentale”. Un ruolo da cui “all’inizio ero spaventato, poi ho cominciato a prepararmi e, come sempre, ho trovato che il modo migliore per scacciare i timori, è lavorare (…) Ho pensato che uccidere così tante persone su un campo di battaglia non deve essere stato diverso da ciò che succede oggi ai soldati in Afghanistan e Iraq. La battaglia di Macbeth si svolge prima di tutto nella sua testa. Un uomo fratturato intimamente da un lavoro violento, disumanizzante. Macbeth diventa sovrano ma non è un politico, è e rimane un soldato”. “L’ambizione dei due protagonisti, il loro desiderio di avere tutto, – racconta l’attore – ha qualcosa di molto contemporaneo, e questo mi ha profondamente affascinato”.

Poi una battuta sulle riprese. La cosa più bella e più brutta di girare in Scozia? Il bel Fassbender non ha dubbi: “Whiskey e whiskey”, risponde sorridendo prima di concedersi per firmare autografi e scattare fotografie.

Film crew - Press conference - Macbeth © FDC : Cyril Duchene - Cannes 2015

A chiudere ufficialmente il festival é stato invece il film “La glace et le ciel” di Luc Jacquet, che porta sul grande schermo i ricordi di uno dei padri della ricerca scientifica sulle variazioni climatiche, con i racconti di ben 22 spedizioni polari nell’arco di 10 anni, tra i ’60 e i ’70.

Claude Lorius & Luc Jacquet - Photocall - La Glace et le Ciel (Ice and the Sky) © FDC : Thomas Leibreich - Cannes 2015

BILANCIO E PRONOSTICI. Nell’attesa di conoscere i premi di questa 68° edizione del Festival di Cannes, che verranno consegnati domenica alle 19, non si può fare a meno di un bilancio che vede un concorso mediocre in cui è mancato il capolavoro, la novità, il film che lascia a bocca aperta. Assai deludente la cinquina francese con un solo buon film “Dheepan” di Jacques Audiard e uno, “La loi du marché” di Stephane Brizé, che forse poterebbe regalare la Palma per il miglior attore a Vincent Lindon (tra i favoriti assieme a Michael Caine). La più grande delusione del festival l’ha però data Gus Van Sant con uno dei titoli più attesi: “The Sea of Trees”, mentre la rivelazione è l’opera prima dell’ungherese Laszlo Nemes, “Saul Fia”, che potrebbe portare a casa la Caméra d’or. In compenso però non si può non sottolineare l’ottima proposta dei film italiani, “Il Racconti dei Racconti” di Matteo Garrone, “Mia Madre” di Nanni Moretti, “Youth – La Giovinezza” di Paolo Sorrentino. Almeno due di questi titoli potrebbero entrare nel palmares.

Justin Kurzel, Marion Cotillard, Michael Fassbender - Red carpet - Macbeth © Getty Images : Pascal Le Segretain - Canne 2015

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13-24 Maggio 2015

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