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Zombi a Venezia 73 con Dario Argento e Nicolas Winding Refn

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Koch Media annuncia che il film “Dawn of the dead” (Zombi) di George A. Romero è stato selezionato alla 73. Mostra d’Arte Internazionale Cinematografica di Venezia nella sezione Venezia Classici, che si terrà dal 31 agosto al 10 settembre 2016.

Il cult del cinema horror, all’origine dell’iconografia moderna dei morti viventi celebrata nella serie televisiva “The Walking Dead”, verrà proiettato in una incredibile versione rimasterizzata in 4K, realizzata da Koch Media in collaborazione con Norton Trust e Antonello Cuomo. L’appuntamento è per la mezzanotte del 2 settembre presso la Sala Giardino (Lido di Venezia).

Ospiti d’eccezione dell’evento saranno i registi Nicolas Winding Refn, fautore del progetto e supervisore del restauro in alta definizione, e Dario Argento, produttore del film e autore dell’edizione europea. Alle ore 12.00 del 2 settembre, Nicolas Winding Refn e Dario Argento saranno presenti alla conferenza stampa che si terrà presso la Press Conference Room del Palazzo del Casinò (terzo piano).

“Zombi” (Dawn of the Dead, 1978) è il secondo capitolo della quadrilogia sui morti viventi creata da George A. Romero nel 1968 con “La notte dei morti viventi” (Night of the Living Dead) e al quale avrebbero fatto seguito “Il giorno degli zombi” (Day of the Dead, 1985) e “La terra dei morti viventi” (Land of the Dead, 2005).

La versione “Zombi” rimasterizzata in 4K è quella europea, montata e curata dal produttore Dario Argento con le musiche dei Goblin.

“Zombi 4K” sarà disponibile il prossimo autunno in Blu Ray 4k, Blu Ray e DVD, per l’etichetta Midnight Factory, all’interno di un prestigioso cofanetto ricco di contenuti extra, che conterrà anche le altre due versioni del film (la Extended e la Theatrical), anche loro in alta definizione.

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Trama

1978: il mondo è improvvisamente precipitato nell’Apocalisse. Per un’ignota ragione, i cadaveri dei morti recenti hanno cominciato a rianimarsi, mossi da istinti aggressivi e cannibali. A Philadelphia, dove domina ormai il caos, Stephen, un addetto al controllo del traffico, si sta preparando ad abbandonare la città in elicottero, insieme alla sua ragazza, Fran, e a due poliziotti appartenenti alle squadre speciali, Peter e Roger. Il gruppo in fuga trova finalmente riparo in un grande centro commerciale nei dintorni di Pittsbourgh e dopo avere eliminato tutti i morti viventi che lo infestavano, trasforma il luogo in una sorta di nuovo Eden dove tentare di avviare una parvenza di vita normale. Ma il pericolo degli zombi che premono alle porte in numero sempre maggiore è costantemente in agguato. E in aggiunta a questa minaccia, se ne profila un’altra, se possibile, ancora più tremenda: una banda di feroci razziatori motorizzati che, approfittando del collasso del mondo civile, fanno incetta di tutto quel che trovano sul loro cammino, ammazzando e saccheggiando. Per i sopravvissuti all’interno del Mall non c’è possibilità di scelta se non combattere e uccidere, per non perdere ciò che hanno faticosamente conquistato…

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A proposito di George A. Romero

George A(ndrew) Romero (New York, 4 febbraio 1940) è stato il creatore della moderna figura degli zombi, i cadaveri risorgenti e affamati di carne umana canonizzati nel suo capolavoro “La notte dei morti viventi”, il film rivelazione del 1969 con cui Romero esordì nel cinema. Interessato all’horror e al fantastico per le possibilità metaforiche e simboliche cui il genere si presta come critica sociale e politica della realtà, Romero ha elaborato nel tempo una straordinaria e complessa saga con protagonisti i morti viventi attraverso numerosi film, tra i più importanti dei quali bisogna ricordare “Zombi” (1978) e “Il giorno degli zombi” (1996), che insieme al capostipite del 1969 costituiscono una trilogia essenziale nella filmografia romeriana..

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George A. Romero su Zombi

“Solo dopo La notte dei morti viventi, capii come quella degli zombi potesse essere una metafora potente, e importante. Se non li si considera mostri, ma una rappresentazione di quel che noi uomini siamo diventati, ecco allora che il genere dei morti viventi acquista un’altra dimensione. Zombi nasce nel clima psicologico e sociale successivo a uno dei più bui e turpi periodi della storia americana, dopo l’escalation di sangue e morte della guerra del Vietnam. Ma al di là degli aspetti propri del contesto, gli Stati Uniti nel vortice dell’orrore e della paura, c’è una metafora in Zombi che ritengo universale. Quella del consumo. In una società consumistica, noi, come loro (i morti viventi) finiamo per comportarci in modo simile, come fossimo eterodiretti all’acquisto di cose e merci, senza controllo”.

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Dario Argento su Zombi

“Sono particolarmente contento che Zombi venga riproposto dopo tanti anni. La Titanus, il distributore dell’epoca lo vedeva come un film molto strano, troppo movimentato: la musica era troppo estrema, pensava che sarebbe andato male e io ero un po’ impaurito da questa profezia orribile. Non sapevo che fare e allora dissi: «Vabbé, facciamo la prima a Torino che è una città che amo, perché ci ho fatto Profondo rosso; se va male lì, lo leviamo di mezzo». Era un venerdì pomeriggio e sono andato al cinema abbastanza terrorizzato; ma ricordo che venendo dall’albergo vedevo un sacco di gente e pensavo: allora la cosa non va male!… e infatti quando sono arrivato era pienissimo; sono entrato e ho ringraziato tutti di essere venuti. Il film arrivava dopo una lunga serie di disavventure in Italia, perché in censura mi fecero tagliare un sacco di scene e allora lo ritirai. Quello che mi chiedevano di eliminare era troppo; pensai, addirittura, che il montaggio sarebbe stato poco comprensibile e allora feci dei piccoli tagli, dei piccoli raffazzonamenti, e riuscii ad ottenere una procedura d’urgenza (di solito la censura rivede i film anche dopo sei mesi). Quando il film finalmente uscì ottenne un divieto ai minori di diciotto anni che, per me, era abbastanza grave, perché lo avevamo fatto pensando a un pubblico di ragazzi… Ho un ricordo meraviglioso di Zombi che è stato così importante per la mia carriera e per quella di George”.

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Nicolas Winding Refn su Zombi

“Ho sempre considerato Dawn of the Dead, ovvero Zombi, un chiaro esempio di grande cinema, allo stesso tempo innovativo e oltraggioso. È il più estremo e affascinante affresco sul consumismo americano mai portato sullo schermo e non esiste nient’altro di simile. Lo considero un grande onore presentare il restauro in 4K di questo capolavoro nell’edizione 2016 del Festival di Venezia, un luogo a me sempre molto caro”.

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