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“The Tourist”: Depp e Jolie in viaggio tra thriller, commedia e giallo

“The Tourist” ha tutte le carte per essere un avvincente thriller. Elise (Angelina Jolie) è inseguita dalla polizia di tre differenti stati (Inghilterra, Francia e Italia) che sono alla ricerca del suo compagno, il fantomatico Alexander Pearce, reo di aver rubato 744 milioni di dollari ad un noto gangster britannico. La leggerezza della narrazione e la scarna introspezione dei personaggi, rende il film una commedia, che si perde nel giallo e nel mistero, solo riguardo alla fantomatica esistenza di roventi scene di intimità fra Jolie, Depp e una doccia. Annunciate sui giornali e tagliate nel film. Verità o finzione? A svelare l’arcano è stato proprio il regista Florian Henckel von Donnersmarck, trentasettenne tedesco che in un italiano fluente smentisce i relativi gossip sulla tanto attesa, quanto altamente promozionale, scena d’amore fra i due protagonisti, la cui relazione rispetto alla visione paventata da questa notizia circolata per mesi su tutti i giornali, rimane piuttosto casta.

THE TOURIST - conferenza stampa con Johnny Deep - WWW.RBCASTING.COM

Intervenuto per l’occasione insieme al regista, presso il Westin Excelsior di Roma, anche il poliedrico attore americano protagonista della pellicola. Borsalino grigio consunto e con dei visibili fori sulla parte anteriore, occhiali da sole, camicia jeans e gilet, Johnny Depp sembra il suo alterego Mort Rainey nel film “Secret Window”. Disponibile e gentile con la stampa, sopperisce alla mancanza di Angelina Jolie, bloccata causa neve insieme al compagno Brad Pitt in aeroporto a Berlino. Il camaleontico attore racconta al pubblico in sala quanto siano differenti i personaggi da lui interpretati nel corso della sua brillante carriera, e quanto in essi ci sia sempre una parte di se stesso, anche in casi come questo in cui il suo Frank, un normalissimo turista americano insegnante di matematica in un Community College, viene abbordato sul treno che porta da Lyon a Venezia dalla bella Jolie.

Due attori hollywoodiani sulla cresta dell’onda, apprezzati dal pubblico e dalla critica, tanto da ottenere per questo film la nomination ai Golden Globe. Ma non bisogna chiamarli star. Almeno secondo il regista, che con una vena filosofica, e una riflessione quasi metafisica, si interroga su cosa siano effettivamente le stelle di Hollywood. Per lui Angelina Jolie e Johnny Depp sono semplicemente degli straordinari artisti, così come i nostrani attori italiani Alessio Boni, Raoul Bova, Daniele Pecci, Neri Marcorè, Nino Frassica e Christian De Sica di cui Florian Henckel von Donnersmarck encomia il lavoro svolto nella pellicola.

“The Tourist”, distribuito in Italia da 01 in 450 copie dal 17 dicembre, è un melting pot multietnico, e multiculturale, in cui ci si prende in giro a vicenda sugli stereotipi legati alle diverse nazionalità. Nominato non solo per i due attori protagonisti, ma anche come miglior film ai prossimi Golden Globe, è una pellicola che vanta inoltre un cast stellare che comprende anche Paul Bettany, Timothy Dalton e Rufus Sewell. Ma qualcosa si perde dalla carta allo schermo. Troppe incertezze e troppe scene volte ad omaggiare l’avvenenza della Jolie o la bellezza di Venezia fanno da sfondo a una poco brillante scrittura, prevedibile e purtroppo scontata sin dalle prime battute. Azione mal dosata e nessun colpo di scena, tranne uno, forse. Il rifiuto di Angelina Jolie alle avances di un Raoul Bova in grande spolvero.

Alcuni commenti della critica:

“La sensazione che si ha guardando ‘The Tourist’ è la stessa che si prova di fronte alla toponomastica veneziana che fa da sfondo al film: un patchwork di troppi elementi, messi insieme per aumentare l’effetto meraviglia ma che finiscono per ingigantire sole le dissonanze e gli stridori”.
Paolo Mereghetti, Corriere della Sera

“Macché ‘Natale in Sud Africa’ e ‘La banda dei Babbi Natale’ il vero e autentico cinepanettone di queste feste è ‘The Tourist’ (…) e quando appaiono Bova, Marcorè e Boni la situazione diventa ancora più grottesca”.
Massimo Bertarelli, Il Giornale

“Rincuorato dalle tre nomination ai Golden Globe (miglior film, migliore attore e attrice) il premio Oscar Von Donnersmarck (per ‘Le vite degli altri’) ha detto che voleva fare un bel film di Natale per le famiglie, leggero e dedicato alla bellezza delle star che ha diretto. Comprese quelle italiane”.
Dina D’Isa, Il Tempo

“Niente impegno politico e morale, nessun dramma riarso risolto con stile asciutto ed intenso, ma l’avventura quasi alla James Bond (tra gli interpreti non a caso c’è Timothy Dalton), i segreti, le tensioni, le sorprese e una ambientazione, prima a Parigi poi soprattutto a Venezia, con cui si esibiscono occasioni scenografiche e architettoniche così vistose da superare in opulenza ogni guida turistica”.
Gian Luigi Rondi, Il Tempo

“Altro che Hitchcock e Donen: quello del filmone ‘spaesato’ firmato da grandi registi in trasferta ormai è quasi un genere a sé. Prima o poi bisognerà fare una retrospettiva. Titolo: turisti per caso”.
F. Fer., Il Messaggero

“Inutile dire che molto dell’ ‘appeal’ della pellicola risiede nei due divi protagonisti: attesissima ieri a Roma per l’anteprima, la Jolie è stata bloccata a Berlino dalla neve; ed è giunta in tempo solo per la passerella della serata, lasciondo l’onere della conferenza stampa al collega Depp”.
Giacomo Vallati, Avvenire

“Aveva tutto, Depp e Jolie sono meravigliosi, lei uno strano melange di fumetto e sensualità, lui impacciato eppure a ‘doppio taglio’, e così i tanti altri, solo citandone alcuni, Timothy Dalton o Steven Berkoff, fino ai luoghi dell’immaginario anche post-post. Ma Von Donnersmarck non sa giocare, rimane impacciato sulla soglia di questo mondo senza riuscire a distillarvi seduzione e sorpresa. Questo suo ‘uomo che visse due volte’ non ha quasi mai un attimo di vertigine”.
Cristina Piccino, Il Manifesto

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