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“Nel giorno più splendente, nella notte più profonda…” arriva sullo schermo “Lanterna Verde”

Hal Jordan (Ryan Reynolds) non è certo un outsider. Spericolato, ma abile aviatore, senza paura, e con un notevole fascino, incarna uno stereotipo di supereroe diverso da quello in voga negli ultimi tempi. Basti pensare a quanto sia normale la vita di Peter Parker (aka Spiderman) rispetto a quella della futura Lanterna Verde. Scelto per difendere l’universo dal ritorno del temibile Parallax, Hal Jordan entrerà a far parte dell’istituzione interplanetaria che raggruppa i migliori guerrieri e difensori del cosmo: le Lanterne Verdi. E solo uno spirito caparbio come il suo potrà sconfiggere il nemico che si nutre della paura dei suoi avversari.

Ryan Reynolds alterna ruoli drammatici e intensi come per “Buried”, a ruoli in commedie romantiche (“Just Friends – Solo amici”) a interpretazioni digitali come nel caso in questione. Grazie al suo talento versatile dona spessore al personaggio tratto dai fumetti e trasposto sul grande schermo con un cospicuo ausilio della tecnologia digitale. La tuta della Lanterna Verde è infatti stata realizzata interamente in CGU, nonostante l’attore statunitense non abbia bisogno di perfezionamenti muscolari. Realizzati grazie all’ausilio della computer grafica anche personaggi centrali come Tomar-Re, il cui doppiatore nella versione originale è Geoffrey Rush.

Blake Lively abbandona gli abiti da cocktail e tacchi vertiginosi della Serena Van Der Woodsen, personaggio che l’ha resa famosa nella serie televisiva “Gossip Girl”, e interpreta Carol Ferris, una grintosa, ma femminile, pilota dell’aeronautica nonché compagna di Hal Jordan.

Nel complesso “Lanterna Verde” (Green Lantern), diretto da Martin Campbell, è il perfetto film dell’estate americana, essendo uscito negli USA il 17 giugno scorso, mentre verrà distribuito in Italia da Warner Bros. dal prossimo 31 agosto. Ricco di effetti speciali, interpolazioni e grafica tridimensionale trasporta lo spettatore in un universo “parallelo” regalandogli momenti di svago dalla routine quotidiana. Attenzione però ai nostalgici e accaniti fan del fumetto, il rischio di storcere il naso per adattamenti imperfetti è molto alto. Ma d’altronde questo fa parte dei pericoli del mestiere quando si parla di trasporre su pellicola le storie dei Supereroi nati da Comics.

Alcuni commenti della critica:

“Se la Cina ha le sue magiche lanterne rosse, l’America accende ora la sua Lanterna Verde… In tempi di incertezze e recessione l’America sembra cercare nella fuga immaginifica di questi film fantasy una nuova identità capace di fronteggiare cataclismi naturali, terrorismo e scandali”.
Giovanna Grassi, Corriere della Sera

“In maniera ancor meno accettabile il film propone un’idea di ‘eroe’ vetusta come la DC stessa: quella del migliore cui vengono dati i poteri per essere ancor più un punto di riferimento inarrivabile; a cui ne associa una ugualmente passata di nemesi: un ‘peggiore’ che diventa ancor più penoso con l’arrivo dei poteri”.
Gabriele Niola, BadTaste.it

“A sorprendere, invece, è la natura ambivalente di questo film, sospeso tra ambizioni narrativamente alte che ricordano quelle del sottovalutato Hulk di Ang Lee, nel declinare il bagaglio del personaggio attraverso il filtro di riferimenti classici e un po’ magniloquenti, e un modo di declinare storia e personaggi che invece ricordano il manicheismo muscolare e (super)eroico di certo cinema degli anni Ottanta”.
Federico Gironi, CoomingSoon.it

“Intendiamoci lo spettacolo non manca, gli effetti speciali fanno il loro dovere e sia il pubblico di appassionati che neofiti avrà di che lustrarsi gli occhi, sembra però che come in Thor manchi qualcosa, quel qualcosa che renda giustizia ad un fumetto che ha fatto storia, ma d’altro canto siamo anche consapevoli che non si possono avere sempre a disposizione registi come Nolan, Burton, Synger o Raimi ad omaggiare con estro creativo e passsione icone immaginifiche di questa portata”.
Pietro Ferraro, Il Cinemaniaco

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