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“Il giorno in più”: Volo di un best seller dalle librerie al cinema

Tratto dall’omonimo libro di maggior successo di Fabio Volo (con circa un milione di copie vendute), arriva questo weekend nelle sale cinematografiche “Il giorno in più” con la regia di Massimo Venier. Nel cast lo stesso Volo, Isabella Ragonese, Camilla Filippi, Stefania Sandrelli, Lino Toffolo, Pietro Ragusa e Luciana Littizzetto.

La storia è quella di Giacomo, un trentenne single che evita con attenzione ogni genere d’impegno affettivo e sentimentale. Qualcosa cambia però quando, sul tram che prende ogni mattina per recarsi a lavoro, incontra una ragazza con cui inizia un gioco di sguardi che diventa per lui un pensiero fisso, spunto di fantasiosi racconti a parenti e amici sulla sua presunta fidanzata. Quando finalmente i due riescono a parlarsi, Michela (questo il nome della misteriosa ragazza) dice a Giacomo che quello è il suo ultimo giorno in Italia prima di partire per New York, dove si trasferisce per lavoro. Il loro incontro avviene dunque troppo tardi e sembra destinato ad essere il primo ed ultimo ma Giacomo, durante un viaggio d’affari in Sud America, decide di passare da New York per rivederla. Tra i due inizia così uno strano gioco: quello dei fidanzati a tempo seguendo le pagine di un libro curato dalla stessa Michela.

“Il film è meno sdolcinato del libro”, afferma Fabio Volo che poi difende i suoi personaggi: “La nostra non è una generazione di trentenni bamboccioni e spaesati, – ha detto in conferenza stampa – stiamo solo vivendo la difficoltà di essere ciò che siamo e di relazionarci agli altri e a noi stessi. I miei personaggi non hanno la sindrome di Peter Pan ma mettono se stessi al centro, hanno desideri reali, non indotti come sposarsi e fare figli. Non è una mancanza di crescita e che oggi tutto è più complesso perché non diventiamo dei ruoli come una volta quando si diventava mogli e madri e  mariti e padri, ma degli uomini e delle donne”.

L’eclettico Fabio Volo, conduttore tv, speaker radiofonico, attore e scrittore di best seller, dopo il salto al cinema nel 2002 come protagonista in “Casomai” di Alessandro D’Alatri, si cimenta nella sceneggiatura a cui ha collaborato assieme a Venier, Michele Pellegrini e Federica Pontremoli. Alla regia ci pensa però, confessa, “mi tiro indietro quando devo fare il passo. Ho fatto nove film ma voglio aspettare ancora prima di tentare, perché credo che sia il mestiere più difficile di quelli legati al cinema”.

Recensione. Massimo Venier si mette al servizio del best seller, proprio come ha fatto per i film di Aldo, Giovanni e Giacomo, evitando di dare un’impronta registica e affidandosi alla forza del romanzo e del personaggio di Fabio Volo e procedendo ad una narrazione che manca di ritmo. Uno sforzo in più, per parafrasare il titolo, non sarebbe insomma dispiaciuto.

Il problema del film, inoltre, è che non sa che direzione prendere o, se lo sa, nel non aver nulla di originale da raccontare. La storia del trentenne single incallito e talmente anaffettivo da maltrattare ed abbandonare un povero cane, che di colpo matura e decide di “mettere la testa a posto”, ha un nutrito numero di precedenti e, soprattutto, contraddice l’assunto del Volo/pensiero facendo combaciare la maturità con la coppia. Concetto detestabile ma che certamente piacerà agli inguaribili romantici, oltre che ai fan di Volo.

Nulla da dire sul buon cast che, assieme alla fotografia di Paolo Carnera e le musiche di Paolo Buonvino e Giuliano Taviani, è il punto forte del film.

Presentato fuori concorso all’ultimo Torino Film Festival, “Il giorno in più”, nelle sale dal 2 dicembre distribuito con 400 copie da 01, apre l’offerta dei film di Natale al cinema sperando di bissare il successo del libro.

Alcuni commenti della critica:

“È sempre affascinante cercare di capire perché storie che sembrano totalmente irrilevanti e anodine riscuotano tanto successo. Se non si ha la passione sociologica necessaria per leggere i romanzi di Fabio Volo, almeno oltre pagina cinquanta, dove di solito alla seconda scopata crolla la soglia d’attenzione, si può tentare di capirlo attraverso il primo film tratto da uno dei tanti bestseller, Il giorno in più. Ma anche dalla versione cinematografica si esce sconfitti. Il mistero del successo si fa anzi più oscuro”.
Curzio Maltese, la Repubblica

“(…) commedia romantica, con dialoghi molto spiritosi.(…) La fine è scontata, ma pazienza, ci siamo divertiti abbastanza”.
Massimo Bertarelli, il Giornale

“I caratteri ci sono, la Ragonese e Volo emanano voglia di tenerezza e identificazione, molesta la tanta pubblicità smaccata”.
Maurizio Porro, Corriere della Sera

“(…) un copione prolisso e meccanico, in cui tutto deve tornare, in cui le coincidenze tracimano dallo schermo, in cui tutto deve portare al bacio finale. Nel nome dell’Incredibile: mai visto un film così assurdo e, al tempo stesso, così prevedibile”.
Alberto Crespi, l’Unità

“Commedia romantica, tratta dal romanzo di Fabio Volo, che piacerà a chi piace identificarsi”.
Marzia Gandolfi, MYmovies.it

“Dopo anni trascorsi ad esaltare lo spirito comico e sperimentale di Aldo, Giovanni e Giacomo e del duo Ale e Franz, Massimo Venier maneggia la materia romantica con un’attenzione fin troppo guardinga, dividendo involontariamente il percorso narrativo de Il giorno in più in due diversi spazi temporali”.
Tiziana Morganti, Movieplayer.it

“Chi non ha letto il libro da cui il film è tratto probabilmente non ama il suo autore e non aspetta questo film. Viceversa, chi lo ha letto (e sono un milione di persone) è fan di Fabio Volo e probabilmente ha già prenotato i biglietti per andare al cinema il prossimo 2 dicembre. Ai primi ‘Il giorno in più’ non piacerà, o quanto meno non sorprenderà. Ai secondi sì. E la causa (o motivo, a seconda della prospettiva) è proprio lui: Volo e tutto l’universo che questo personaggio evoca”.
Silvia Urban, BestMovie.it

 

 

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