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Mission Impossible? Non per Tom Cruise!

Ethan Hunt torna in azione rispolverando il look da agente segreto e le vecchie diatribe tra Stati Uniti, Russia e testate nucleari. In uscita il 27 gennaio, “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” è distribuito da Universal Pictures.

Chissà a quale santo si è appellato Tom Cruise (o vista la sua fede religiosa a quale entità suprema di Scientology) per avere quel look da trentenne agile e scattante nonostante la carta d’identità segni i 49 anni compiuti per il bell’attore di Syracuse.

In questo quarto capitolo della saga “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma”, ripreso l’outfit dell’agente segreto della Impossible Mission Force, Ethan Hunt deve fare i conti con l’attivazione del protocollo fantasma a seguito di un attentato terroristico con obiettivo il Cremlino. Riecheggia così nella sceneggiatura il pericolo di una nuova Guerra Fredda fra Stati Uniti e Russia e per affrontarla Hunt, e la sua squadra, saranno costretti a contare solo sulle loro forze (l’attivazione del protocollo fantasma disattiva infatti ogni aiuto e contatto con l’intelligence statunitense).

Per provare la loro innocenza, e soprattutto per sventare nuovi attacchi nucleari, Hunt, l’analista Jeremy Renner, l’hacker Simon Pegg e la bella Paula Patton, spostano l’azione, con inseguimenti mozzafiato, fra l’Europa e l’Asia, focalizzandosi in particolar modo su Dubai.

Come nei capitoli precedenti il punto di forza del film sono le scene d’azione, e il grattacielo più alto al mondo, il Burj Khalifa di Dubai, offre il giusto spunto per le fenomenali acrobazie realizzate senza stuntman da Tom Cruise. E se non credete possibile tale impresa sarà bene che osserviate con attenzione il video su YouTube rilasciato dalla Universal sul backstage delle riprese, dove potrete ammirare Cruise sospeso in aria a oltre 500 metri d’altezza.

Diretto da Brad Bird, il regista di “Ratatouille” e “Gli Incredibili” alla prima esperienza con gli action movie, il film congegna bene effetti visuali e riprese dal vivo, mantenendo lo standard acquisito dal punto di vista visivo e fotografico dai capitoli precedenti. Scelte stilistiche molto raffinate e d’impatto (prima fra tutti la sequenza dell’inseguimento nella tempesta di sabbia), che rendono “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” un giusto anello di congiunzione fra la vecchia trilogia e la nuova, in cui Ethan Hunt non lavorerà più da solo ma al fianco di una valida squadra capitanata inoltre dall’Occhio di Falco degli “Avengers”, Jeremy Renner.

E se Tom decidesse di andare in pensione? Jeremy Renner sarebbe subito pronto a prendere il suo posto. Ma sarà difficile un cambiamento del genere a breve termine. Non finché Tom deciderà di scalare da solo vertiginosi grattacieli!

Alcuni commenti della critica:

“Tutto questo in un film che restituisce allo spettatore l’emozione del grande schermo in virtù di una regia serrata, ma al tempo stesso leggera e mai compiaciuta e situazioni intricate risolte solo all’ultimo istante che tengono, comunque, il pubblico ‘sulle spine’ fino all’inevitabile lieto fine. Un interessante remix di elementi noti, in un contesto efficace e dinamico, estremamente piacevole anche per chi non ha amato particolarmente gli episodi precedenti”.
Marco Spagnoli, Primissima.it 

“Il problema di questa serie è che non riesce mai, nonostante il passare delle puntate, a creare neanche un solo vero personaggio, nemmeno l’onnipresente agente Hunt, e lo spettacolo di conseguenza non è mai davvero appassionante soprattutto nel racconto. Lo spettacolo è quindi a singhiozzi ma perlomeno questa volta non ci sono inutili contorcimenti narrativi”.
Svevo Moltrasio, Corriereromano.it 

“Un’attenzione ai personaggi e alla loro credibilità come è sempre più raro vedere in un prodotto dall’anima così mainstream, unita a un’esaltazione della collaborazione e del lavoro di squadra che viene direttamente dalla serie TV degli anni ’60; rendendo così il film, al contempo, una raffinata operazione di recupero e riadattamento di un classico”.
Marco Minniti, Movieplayer.it 

“È ora il turno di Brad Bird che, lasciati i supereroi in cerca di tranquillità de Gli Incredibili e i fornelli di Ratatouille, affronta attori in carne ed ossa che agiscono però in una dimensione in cui gli spettatori debbono essere disponibili a sospendere la famosa incredulità o disporsi a fare altre scelte. Perché Ethan Hunt sopravvive ancora a qualsiasi percossa e caduta (con un po’ di dolore a una gamba e nulla più) come da contratto ma, pur aderendo a questa dimensione, Bird non rinuncia a percorrere la strada esplorata da Abrams”.
Giancarlo Zappoli, MYmovies.it

“(…) bisogna ammettere che alcune sequenze acrobatiche (la passeggiata sul grattacielo, l’incursione al Cremlino) lasciano a bocca aperta, e per chi ne è goloso ripagano ampiamente di tutte le altre delusioni. Ma è come se tutta la creatività fosse stata spesa lì, dimenticandosi del resto (…)”.
Giorgio Viaro, BestMovie.it

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