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“Cosimo e Nicole”, una storia d’amore nata tra le violenze del G8

Video intervista a Riccardo Scamarcio, Clara Ponsot e Francesco Amato.

Una travolgente e appassionata storia d’amore tra un ragazzo italiano e una ragazza francese che nasce nel pericoloso contesto del G8 di Genova e affronta le difficili realtà dell’immigrazione clandestina, delle morti bianche e del lavoro in nero: è “Cosimo e Nicole”, secondo lungometraggio di Francesco Amato (già regista di “Ma che ci faccio qui”).

Cosimo e Nicole sono due ragazzi anticonvenzionali e vagabondi per natura. Due anime “pure”, le cui vite verranno sconvolte dalla morte (o presunta tale) di un immigrato clandestino durante la costruzione del palco del concerto per cui si sono trovati a lavorare: lei come barista, lui come operaio e tecnico del suono. Le loro differenti reazioni alla disgrazia fanno emergere inconciliabili diversità morali che mettono a dura prova il rapporto, fino a quel momento intenso e idilliaco.

L’opera seconda di Francesco Amato si fa apprezzare per la capacità di amalgamare storia d’amore e temi sociali con l’intento di arrivare anche ai più giovani, scegliendo un attore amato come Riccardo Scamarcio, perfettamente calato nel ruolo accanto agli ottimi Clara Ponsot e Paolo Sassanelli. Il film ha qualche limite di scrittura sia nella sceneggiatura che nelle battute ma rappresenta una boccata d’aria fresca nel panorama cinematografico italiano, capace di mescolare toni romantici a quelli sociali.
Molto ben girate le scene di sesso tra i due protagonisti, quelle del concerto (appositamente realizzato per il film), e bella colonna sonora (Marlene Kuntz, Verdena, Afterhours e Bud Spencer Blues Explosion).

Vincitore della sezione Prospettive Italia dell’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, “Cosimo e Nicole” è nelle sale dal 29 novembre, distribuito da Bolero Film.

Riccardo Scamarcio, Clara Ponsot, Francesco Amato, intervista, Cosimo e Nicole, RB Casting

Alcuni commenti della critica:

“Notevole opera seconda di un 34enne torinese. Non mancano inciampi e concessioni al marketing (tutti quei concerti rock…). Ma due come Cosimo e Nicole ci piacerebbe conoscerli. Nei film italiani è una rarità”.
Fabio Ferzetti, Il Messaggero

“Francesco Amato, diplomato del Centro Sperimentale, era stato premiato al Torino Film Festival per un corto e aveva già diretto un primo film, Ma che ci faccio qui, che a partire dal titolo preso da un’opera di Bruce Chatwin denunciava la passione del regista per il road movie. Passione confermata dal nuovo Cosimo e Nicole. Dove un ragazzo italiano e una ragazza francese si sono conosciuti durante le manifestazioni del G8 genovese, è stato colpo di fulmine, hanno iniziato a vivere insieme oggi qui e domani lì vagabondi e liberi, si sono messi nei guai, prima per essersi comportati da anarchici sbruffoni nel supermercato dove lavoravano ma poi in guai molto più gravi quando si sono resi complici di una morte bianca sul cantiere dell’amico che li ha accolti a lavorare con sé a Genova. Il cliché della coppia in fuga e dell’onnipotenza giovanile contro tutto e tutti – quanti titoli americani vi vengono in mente? – c’è tutto. Ma, malgrado nella vita vera due faccette da schiaffi così sarebbero intollerabili, la suggestione e il fascino del cliché restano invariati”.
Paolo D’Agostini, la Repubblica

“va bene scegliere una storia d’amore per palati giovani e giovanissimi al fine di ‘veicolare’ la denuncia, ma servirebbe più radicalità, più serietà, più cinema. Regia fresca e dignitosa, con qualche apprezzabile guizzo (le scene di sesso, i concerti), per Francesco Amato, ma il problema è alle spalle: la sceneggiatura”.
Federico Pontiggia, Cinematografo.it

“Amato ha uno sguardo interessante, una sensibilità promettente per un esordiente, che nel complesso rendono il film superiore alla somma delle sue parti e ai suoi limiti di scrittura”.
Mauro Donzelli, ComingSoon.it

“(…) Sebbene voglia essere un film sull’amore totalizzante di una coppia e sulle dinamiche ad essa interna, quest’opera seconda, solida e interessante, investe parallelamente una buona varietà di spunti e orientamenti di racconto (…)”.
Marco Chiani, MYmovies.it

” (…) Imperfetto nella struttura, volutamente strascicata, ma potente nello svolgimento, Cosimo e Nicolecolpisce per la resa degli attori – con uno Scamarcio particolarmente espressivo e una Ponsot che farà sciogliere parecchi cuori – e per l’impianto moderno ed efficace della storia d’amore, un rapporto difficile che rischia di essere spazzato via da un trauma che, una volta tanto, non ha a che vedere col solito lutto/tradimento/violenza (…)”.
Andrea Guglielmino, Everyeye.it

 

 

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