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Elena Cucci: “Si può essere giocosi e seri? Sì, e Mister Felicità ne è la prova”

La nostra intervista alla protagonista del terzo film da regista di Alessandro Siani

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di Ivana Calò

Ha tutte le ragioni per sentirsi Mister Felicità, Alessandro Siani. Il suo terzo film da regista, uscito il 1° gennaio, sta ottenendo ottimi risultati al botteghino. Dopo i successi de “Il principe abusivo” e “Si accettano miracoli”, il comico napoletano ritorna dietro la macchina da presa e al suo fianco ci sono Diego Abatantuono, Carla Signoris, Cristiana Dell’Anna ed Elena Cucci, la bella protagonista.

Siani veste i panni di Martino, un giovane napoletano disilluso che vive in Svizzera con la sorella Caterina (Dell’Anna), purtroppo costretta da un imprevisto a cure costose. A questo punto Martino non ha scelta: deve lavorare. Sostituirà la sorella nello studio del dottor Guglielmo Gioia (Abatantuono), un mental coach in grado di spronare le persone con il pensiero positivo. Durante l’assenza del dottore, Martino, da uomo delle pulizie, si fingerà suo assistente ad Arianna (Cucci), una paziente e famosissima pattinatrice che, dopo una caduta, ha perso fiducia in se stessa. Ed è proprio a Elena Cucci che abbiamo rivolto qualche domanda.

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Due milioni di incasso nel primo giorno di programmazione e quasi un milione nel secondo. Il film è andato e sta andando decisamente bene.
Sì, e sono orgogliosa di aver preso parte a questo progetto. Ci ho creduto tanto, ci abbiamo creduto tutti, e il fatto che stia arrivando alle persone tutta l’energia che ci abbiamo messo mi riempie di gioia. L’uscita del film non si è accavallata con altri progetti un po’ meno fortunati ed è una commedia, ma per la sua leggerezza sarebbe potuto uscire anche in un altro periodo, secondo me, anche se stabilire queste cose dipende da dinamiche più grandi di noi.

Parlami del tuo personaggio.
Interpreto Arianna, una pattinatrice in crisi, una ragazza che ha sempre lavorato sodo per raggiungere i suoi obiettivi, ma che sta attraversando un periodo di depressione, di profonda crisi. In seguito ad uno choc dovuto ad una caduta sul ghiaccio perde completamente fiducia in se stessa e nello sport che pratica, si blocca e non vuole più andare avanti. Finché non incontrerà Martino, interpretato da Alessandro Siani, che veste i panni di questo Mister Felicità. In realtà, anche Martino è depresso come Arianna, è uno scansafatiche cronico che però si finge motivatore, ed assistente del dottor Gioia, interpretato da Diego Abatantuono. L’incontro tra questi due depressi è molto buffo e sarà per entrambi motivo di crescita, come succede spesso dal confronto tra le persone.

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Come ti sei preparata per interpretare il tuo personaggio? Deduco tu abbia dovuto imparare a pattinare.
Avvicinarsi al vissuto e alla quotidianità di un’atleta che ogni giorno si dedica al suo sport con passione, magari costretta anche a fare grandi rinunce per darsi al 100% a quello che fa. È stata un’esperienza intensa, bella, affascinante e tanto faticosa. Ci siamo divertiti anche tanto perché non abbiamo voluto troppo porre l’accento sulla fatica ma sul divertimento, appunto, perché c’è stata anche una grande dimensione di gioco. Mi sono allenata tutti i giorni per quattro mesi e mezzo, con qualche incidente di percorso, come succede spesso nello sport. Chiaramente, nel film c’è anche l’utilizzo di qualche controfigura perché sarebbe stato impossibile per me arrivare a quel livello, ma sono felice e orgogliosa di pattinare nel film. Sapevo pattinare sulle rotelle e sul ghiaccio, ci ero andata qualche volta per diletto, ma non l’avevo mai praticato come sport. Ho lavorato anche tanto fuori dal ghiaccio per avvicinarmi a tutto tondo alla figura di una pattinatrice, soprattutto per avere anche la credibilità di un’atleta. Per me è stata un’esperienza estremamente rilassante, perché spesso per questioni di tempo non si ha la possibilità di farlo. Ci sono state ovviamente delle difficoltà, anche frustranti, come quelle di cadere. Quattro mesi sono tanti per girare un film ma sono pochi per diventare una pattinatrice professionista.

Quanto ci hai messo di tuo nel personaggio e quanta libertà hai avuto nella sua costruzione?
Avevo già lavorato con Alessandro Siani a teatro quindi ci conoscevamo e questo ci ha permesso di avere subito un dialogo diretto e immediato. Alessandro segue tutto nel dettaglio, è una persona molto attenta. Lui ti accompagna nella costruzione del personaggio, aiutandoti a suonare le tue corde, portandoti nella direzione in cui lui vuole andare. Tutto è stato creato in maniera minuziosa. E lavorare con un regista che ha le idee così chiare mi rassicura molto perché sa darti dei riferimenti. Abbiamo lavorato minuziosamente a 360° su ogni singola battuta e poi sul set abbiamo messo tutto in discussione, come è giusto che fosse. Venivamo da un lavoro di ricerca così dettagliato che ci ha permesso di giocare sul set, improvvisando, in una dimensione nuova. Sul set i personaggi hanno respirato e vissuto.

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Parlami ancora dell’atmosfera sul set.
Giocosa e seria al contempo. Ci siamo calati a pieno nei personaggi e ci siamo divertiti perché il film vuole far ridere. E tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro fatto prima, come ti dicevo. Un lavoro attento e delicato. Basta dirti che ci abbiamo lavorato tre mesi per trovare la giusta sfumatura del mio colore di capelli, che doveva risultare delicato ma non frivolo.

Com’è nata la collaborazione con Siani?
Ci siamo conosciuti a teatro, appunto. Lui cercava qualcuna che interpretasse la principessa nella trasposizione teatrale del suo primo film, “Il principe abusivo”, e in quel momento stava producendo con Cattleya Lab “Troppo napoletano” di Gianluca Ansanelli, con il quale avevo fatto, a mia volta, il mio primo spettacolo a teatro. Gianluca ha fatto il mio nome, ho fatto il provino e sono stata presa. Finità la tournée, Alessandro mi ha detto che avrebbe voluto farmi fare un provino per il suo nuovo film e così sono stata confermata.

Hai altri progetti in ballo? Puoi già anticiparmi qualcosa?
Sta partendo proprio in questi giorni la tournée de “Il principe abusivo”. La prima data è il 25 gennaio a Caserta. Per il secondo anno siamo in tournée, e la cosa mi vincola, ma mi rende molto felice. Il calore che ho sentito a teatro con lui e Christian De Sica è indescrivibile. Toccheremo numerose città, dalla Puglia alla Sicilia, passando per Milano, Ancona e tanti altri teatri.

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