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IDM Alto Adige finanzia sette film all’ultima call del 2018

Cinque i progetti sostenuti in fase di produzione e due in fase di sviluppo. Due produzioni sono italiane, tre tedesche e due austriache. Tra i progetti finanziati: “Faith” (titolo provvisorio), il nuovo lavoro di Valentina Pedicini che, dopo il battesimo alla Mostra del Cinema di Venezia 2016 con la sua opera prima, porterà le telecamere in una comunità di monaci Shaolin; “Zorro” (titolo provvisorio), opera seconda del regista bolzanino Ronny Trocker; “Turn of the Tide” (titolo provvisorio), un lavoro al femminile che vede nella sceneggiatura una professionista under 30, la regista bolzanina Nancy Camaldo (classe ’92), e con protagonista Valentina Bellè.

Per decisione della Giunta Provinciale dell’Alto Adige, su consiglio di IDM Film Fund & Commission, nella terza e ultima call del 2018 vengono finanziati sette progetti per un ammontare complessivo di 1.060.000,00 Euro.

Due produzioni sono italiane, tre tedesche e due austriache. Notevole, come ogni volta, sarà il coinvolgimento di talenti e professionisti locali come anche di aziende di servizi con sede sul territorio altoatesino. I finanziamenti sono erogati da IDM a sostegno della fase di produzione o della fase di pre-produzione. I giorni di riprese previsti in Alto Adige per la realizzazione di tutti i progetti sostenuti in questa call sono oltre 41.

Apre il quadro dei cinque progetti finanziati da IDM in fase di produzione in questa ultima call dell’anno il nuovo lavoro di Valentina Pedicini. Dopo l’esordio al lungometraggio alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con il film “Dove cadono le ombre”, Pedicini torna al genere documentario che l’ha fatta conoscere agli inizi e con “Faith” (titolo provvisorio) porta le sue telecamere tra i monaci Shaolin di religione cattolica, undici anni dopo il primo incontro con questa comunità che pratica il ritiro monastico, la meditazione e l’arte del kung fu, secondo l’originaria via cinese. La Stemal Entertainment di Donatella Palermo punta ancora una volta al cinema del reale producendo un lavoro che impegnerà nella troupe molte maestranze anche altoatesine formatesi alla Zelig – Scuola di Documentario e Nuovi Media di Bolzano, come la stessa regista.

Ad un progetto già sostenuto in fase di sviluppo la Film Fund & Commission dell’Alto Adige assegna adesso un finanziamento anche per la fase di produzione: si tratta di “Zorro” (titolo provvisorio) del regista e sceneggiatore bolzanino Ronny Trocker, prodotto con la sua nuova società Bagarrefilm, avente sede in Alto Adige, insieme alla tedesca Zischlermann Filmproduktion. La sceneggiatura – firmata dallo stesso regista, che alla Mostra di Venezia due anni fa si era fatto apprezzare con “The Eremites” – mette stavolta al centro della narrazione l’equilibrio apparente di una famiglia modello. Nel cast provvisorio l’attore Mark Waschke della serie tv tedesca “Dark” (Netflix) e l’altoatesino Hannes Perkmann, in questi giorni al cinema con “Ötzi e il mistero del tempo” di Gabriele Pignotta.

Anche la commedia drammatica “Zweite Luft” (titolo provvisorio) – di cui IDM sostiene sempre la produzione – entra nelle delicate dinamiche di coppia, incrinate in questo caso da un divorzio. La storia, sceneggiata da Dominique Lorenz per la regia di Isabel Kleefeld e prodotta dalla tedesca Roxy Film, sarà quasi interamente girata in Alto Adige, in alcune tra le location più amate e rappresentative del territorio, e potrebbe vedere nei ruoli principali la bolzanina Anna Unterberger e l’attore austriaco Tobias Moretti, volto noto nelle vesti del commissario Rex.

Dopo i riflettori del Karlovy Vary International Film Festival con “To the night” la scorsa estate, il giovane regista austriaco Peter Brunner si prepara a girare “Die Gespaltene Zunge” (titolo provvisorio), prodotto dalla Ulrich Seidl Filmproduktion a cui IDM eroga un finanziamento in fase di produzione. Potrebbe essere Franz Rogowski, attualmente al cinema come protagonista di “La donna dello scrittore” di Christian Petzold, il nome di punta che interpreterà questa storia drammatica venata di horror che si consuma sulle Alpi.

Chiude i progetti finanziati in fase di produzione, “Turn of the Tide” (titolo provvisorio), un lavoro al femminile che vede nella sceneggiatura una professionista under 30: la regista bolzanina Nancy Camaldo, classe ’92. A produrlo la tedesca Elfenholz Film. Il film – che intreccia le scelte di vita di tre giovani anime inquiete – prevede nel cast il talento emergente di Valentina Bellè. Una corposa squadra di professionisti altoatesini sarà a lavoro per le riprese tra i paesaggi affacciati sul Lago di Resia, a Merano e dintorni.

Un’altra squadra di lavoro al femminile è sostenuta con un finanziamento in fase di sviluppo da IDM Film Fund & Commission per un mystery thriller da girare interamente in Alto Adige: “Schnee” (provvisorio), prodotto dalla Witcraft Filmproduktion di Vienna, è uno dei due titoli che ricevono un finanziamento in fase di pre-produzione nell’ultima call dell’anno. A dirigere questo thriller, dove il crimine ruota attorno a sole donne, sono le registe austriache Barbara Albert – acclamata lo scorso anno al Toronto Film Festival per “Mademoiselle Paradis” – e Sandra Wollner, di nuovo dietro la macchina da presa dopo la passerella del Torino Film Festival 2016 con “The Impossibile Picture”.

È della regista altoatesina Carmen Tartarotti l’ultimo progetto sostenuto in pre produzione da IDM: “Lamento of the Seagulls” (titolo provvisorio) che sceglie il racconto documentaristico per far riflettere sul coraggio di guardare oltre le differenze culturali, di età e di lingua per cercare le affinità più profonde che possono unire un uomo e una donna. Nel mondo di lingua tedesca i lavori della regista hanno suscitato sempre molta attenzione, facendola arrivare in nomination per il German Film Prize e il German Film Critics Award. Quest’ultimo progetto, prodotto dalla Filmproduktion di Francoforte, la riporterà proprio nella sua terra d’origine, l’Alto Adige, ma questa volta per girare.

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