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Le parole che non ti ho detto: Nicola Nocella intervista Stefano Fresi

Due grandi talenti, forse meglio dire due fenomeni! Il primo è Nicola Nocella, giovane attore, ne sentirete parlare tantissimo. E poi lui, Stefano Fresi, uno degli attori più amati e apprezzati del cinema e della televisione italiana. Sono loro la nostra nuova coppia protagonista della rubrica “Le parole che non ti ho detto”.

L’intervista per RB Casting

1. Nasci musicista, cresci, e tanto, come performer. Non si capisce bene il percorso che hai fatto…ma almeno tu, lo sapevi il percorso che volevi fare?
È stata una serie di innamoramenti che si sono susseguiti e giustapposti. Niente ha mai sostituito niente. Non avevo idea di quale fosse il percorso ma camminare fino a qui mi è piaciuto tantissimo.

2. Successo resta un participio passato, tu sei uno che ha fatto succedere tantissime cose. A cosa avresti rinunciato pur di farle succedere? E a cosa non avresti rinunciato mai?
Con grande onestà e sincerità, avendo un padre che ha rinunciato a fare lo scrittore e il filosofo per un impiego in banca, consentendomi di coltivare le mie passioni e farne un mestiere, ti dico che, se non fosse successo quello che è successo, avrei comunque ritenuto un privilegio poter vivere dignitosamente della mia passione. Quindi non ho dovuto rinunciare a niente. Per assurdo, ora che lavoro tanto, sto rinunciando ad un po’ di tempo con la mia famiglia e mi pesa. Ma è provvisorio ed è un investimento. Non rinuncerei e non rinuncerò mai a seguire gli eventi. A sperimentare. E a continuare a meravigliarmi e ad imparare.

3. Noi attori non siamo come gli atleti: non abbiamo un risultato pratico, un record personale abbattuto, una gara vinta, un trofeo, per specchiarci in una vittoria. Quando hai capito che “ce l’avevi fatta”?
Non ho capito di avercela fatta. Ho più l’impressione che ce la sto facendo. Diciamo che ho segnato un punto ma manca tutto il secondo tempo della gara. E magari i supplementari. E di certo i rigori. Perché il rigore, in questo mestiere, è necessario.

4. Ormai padroneggi ogni tipo di set e di troupe, sei benvoluto da chiunque, e ce n’è praticamente ogni giorno uno nuovo; ma c’è un momento particolare della vita da set che rivivresti con gioia?
Le partite di calcetto dopo una giornata del set di “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo. Tanto film è stato fatto lì. Sono nati sodalizi potenti e profondi. Amicizie vere.

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