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“Normal” di Adele Tulli alla Berlinale, sezione Panorama

Un viaggio e un atlante inaspettato nelle norme, gli stereotipi, le convenzioni di genere nell’Italia di oggi. Un cammino lungo quei confini che chiamiamo maschile e femminile.

Sarà presentato in anteprima mondiale alla 69esima edizione della Berlinale (7-17 febbraio 2019), in Concorso nella sezione Panorama, “Normal”, il nuovo film documentario di Adele Tulli, giovane regista (classe 1982) con già un profilo internazionale nella produzione di cinema del reale.

Prodotto da FilmAffair, in coproduzione con due storiche realtà della memoria e dello sguardo collettivo come AAMOD e Istituto Luce Cinecittà, e con Intramovies, il film, realizzato in collaborazione con Rai Cinema e Ginestra Film, verrà distribuito nelle sale italiane da Istituto Luce Cinecittà mentre la distribuzione estera è affidata a Slingshot Films.

Quali sono i rituali, i desideri, i comportamenti legati al genere e alla sessualità? I gesti e i ruoli che spesso senza accorgercene condizionano le nostre identità?

“Normal” è un viaggio tra le dinamiche di genere nell’Italia di oggi, raccontate attraverso un mosaico di scene di vita quotidiana dal forte impatto visivo, dall’infanzia all’età adulta. Un caleidoscopio di situazioni di volta in volta curiose, tenere, grottesche, misteriose, legate dal racconto di quella che siamo soliti chiamare normalità, mostrata però da angoli e visuali spiazzanti.

Con uno sguardo insieme intimo ed estraniante, il film esplora la messa in scena collettiva dell’universo maschile e femminile, proponendo una riflessione – lucida, e provvista di ironia – sull’impatto che ha sulle nostre vite la costruzione sociale dei generi. Per cercare un nuovo significato a quella che ogni giorno e spesso senza troppo pensiero (e cuore) definiamo normalità.

“Nei miei film precedenti ho lavorato su temi relativi al genere e alla sessualità sempre scegliendo protagonisti che riflettessero il punto di vista di chi si colloca ai margini delle convenzioni sociali dominanti. In questo lavoro volevo sperimentare un cambio di prospettiva, concentrandomi proprio su ciò che viene considerato convenzionale, normativo, normale. L’idea è di creare degli accostamenti che riescano a provocare un senso di straniamento e di sorpresa davanti allo spettacolo della ‘normalissima’ realtà di tutti i giorni. ‘Normal’ intende suscitare una riflessione sulle complesse dinamiche sociali attraverso cui costruiamo e abitiamo le nostre identità di genere”.
[Dalle note di regia di Adele Tulli]

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ADELE TULLI

Adele Tulli ha studiato Screen Documentary presso la Goldsmiths University of London, focalizzando il suo interesse di ricerca anche sugli studi di genere e sulla cultura queer. Nel 2011 realizza il primo documentario, “365 Without 377”, prodotto da Ivan Cotroneo che ha vinto, tra gli altri, il premio per il Miglior Documentario al Torino GLFF 2011. Esibito in numerosi festival internazionali e seguito da diverse messe in onda televisive, il film racconta le lotte della comunità gay indiana.

Il secondo film, “Rebel Menopause”, è il ritratto intimo della straordinaria ultraottantenne Thérèse Clerc, vincitore del IAWRT 2015 International Award. Attualmente vive e lavora tra Roma e Londra, dove ha completato un dottorato teorico‐pratico in cinema documentario alla Roehampton University, ed è attualmente impegnata in un post-dottorato alla University of Sussex.

Entrambi i suoi primi film sono stati selezionati e premiati in numerosi festival: Sheffield Doc/Fest (UK), Guadalajara International FF (Mexico), Flare BFI/London (UK), Frameline/San Francisco (USA), NewFest/NY (USA), Films de Femmes/Creteil (France), Fringe Film&ArtsFest/London (UK), Turin GLBT Film Festival (Italy), Watch Docs (Poland), Queer Lisboa (Portugal), Budapest International Documentary Festival (Hungary), PesaroDocFest (Italy).

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