Si riaccendono le accuse dopo “The Irishman”, al cinema dal 4 al 6 novembre e su Netflix dal 27 novembre
Photo: Netflix Film
Martin Scorsese ha dominato i titoli delle ultime settimane dei quotidiani online e cartacei per i suoi commenti contro i film Marvel, definiti dal regista premio Oscar® come “parchi a tema” e “non sono cinema”.
Adesso però c’è un altro fatto che ha scatenato l’attenzione della stampa mondiale, esplosa durante la Festa del Cinema di Roma dove ha presentato in anteprima italiana “The Irishman”.
Durante la conferenza un giornalista della stampa italiana ha chiesto a Scorsese perché i suoi film sono dominati da personaggi maschili e mostrano scarso interesse per i ruoli femminili.
Il regista ha subito “abbattuto” la critica. “No. Questo non è nemmeno un argomento valido. Non è valido”, ha detto Scorsese. “Non posso… Risale al 1970. Questa è una domanda che mi è stata fatta per così tanti anni. Devo farlo? Se la storia non lo richiede… È una perdita di tempo per tutti. Se la storia richiede un personaggio femminile, perché no? … Non contano allora ‘L’età dell’innocenza’, di cui nessuno si ricorda mai, o Sharon Stone in ‘Casinò’? Non ho più tempo da sprecare con queste cose, alla mia età. Ho 76 anni, non ho più tempo”.
La conversazione sulla rappresentazione di ruoli femminili di Martin Scorsese è stata riaccesa dopo “The Irishman”, con protagonisti appunto personaggi maschili (Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci), presentato in anteprima mondiale nella serata inaugurale del New York Film Festival. Le attrici nel film hanno solo piccoli ruoli e alcuni critici hanno espresso frustrazione per la mancanza di dialoghi di Anna Paquin.
Vi ricordiamo che “The Irishman” arriverà su Netflix il prossimo 27 novembre e al cinema solo dal 4 al 6 novembre grazie alla Cineteca di Bologna.
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