Photo courtesy MUBI / Teodora Film / Lilies Films
La compagnia italiana di distribuzione Teodora Film e MUBI, distributore e piattaforma streaming globale, distribuiranno insieme in Italia l’ultimo film di Céline Sciamma “Petite Maman”, acquistato da mk2 Films al Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2021.
Teodora Film ha già portato in Italia i precedenti film di Sciamma, “Tomboy” e “Diamante Nero” (Bande de filles), e si occuperà di distribuire in autunno “Petite Maman” nei cinema di tutto il paese. Al termine del suo percorso nelle sale il film sarà disponibile in esclusiva streaming solo su MUBI.
Scritto e diretto da Céline Sciamma, “Petite Maman” ha come direttore della fotografia Claire Mathon, che ha spesso collaborato con Sciamma, ed è stato prodotto da Bénédicte Couvreur di Lilies Films.
Il cast include Gabrielle Sanz, Joséphine Sanz, Nina Meurisse, Margot Abascal e Stéphane Varupenne.
“Petite Maman” racconta la storia di Nelly, una bambina di otto anni, che a seguito della morte della nonna aiuta i genitori a svuotare la casa di infanzia della madre. Nelly esplora la casa e il bosco che la circonda, dove sua madre Marion giocava da bambina e dove aveva costruito la casetta di legno di cui Nelly aveva sentito tanto parlare. Dopo che la madre va via all’improvviso, Nelly incontra nel bosco una bambina della sua età che si chiama proprio Marion e sta costruendo una casetta di legno.
“Petite Maman”, presentato in concorso alla Berlinale 2021, segue l’acclamato film di Céline Sciamma “Ritratto della giovane in fiamme” (Portrait de la jeune fille en feu), presentato al Festival di Cannes 2019 dove ha vinto il Premio per la Miglior Sceneggiatura e il Queer Palm. Il film ha ricevuto grandi elogi dalla critica, ottenendo numerosi premi e nomination, tra i quali il César Award per la Miglior Fotografia.
“Un viaggio affascinante e misterioso nel mondo dei bambini. Degno della fantasia di Miyazaki”. The Hollywood Reporter
“Avvincente…. Sciamma mette a segno un colpo da maestro. Un film superbo, un gioiello dell’ultima edizione del Festival di Berlino”. The Guardian
Credit: Christopher Smith / Invision / AP
