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“Good As You”: otto gay in cerca di una commedia

Una classica commedia corale d’amore ma tra omosessuali. Può essere definito così il nuovo film di Mariano Lamberti “Good As You” (le tre iniziali del titolo, slogan del movimento omosessuale durante le marce di protesta alla fine degli anni ’60, ne svelano i protagonisti). Lanciato come la prima commedia omosessuale del cinema italiano, il film è tratto dall’omonima pièce teatrale di Roberto Biondi e racconta di otto personaggi le cui vite sentimentali s’intrecciano nella notte di Capodanno.

Una commedia colorata che ha certamente il merito di ritrarre il mondo omosessuale, per la prima volta nel nostro paese, in maniera spensierata, esuberante e leggera. Nonostante le buone intenzioni ed alcune discrete performance attoriali (Enrico Silvestrin, Lorenzo Balducci, Elisa Di Eusanio e Lucia Mascino), il film ha la fattura di un prodotto quasi amatoriale e soffre delle caricature macchiettistiche di alcuni personaggi, dell’uso di stereotipi (che regista e autori però rivendicano con orgoglio), dei dialoghi e della scelte di sfiorare soltanto temi importanti come l’HIV, la genitorialità e l’affettività omosessuale. Gradevole, invece, il restyling della canzone “The lady in the tutti frutti hat” di Carmen Miranda, interpretata dalle gemelle Kessler.

Un progetto non riuscito il cui tema merita certamente una seconda chance anche nonostante l’attacco di Militia Christi, movimento politico cattolico con sede a Roma che, con una lettera indirizzata ai gestori dei cinema, li ha diffidati alla proiezione del film minacciando il boicottamento delle sale che “oseranno” proiettarlo.

“Good As You” è comunque in 50 sale dal 6 aprile, distribuito da Iris Film.

Alcuni commenti della critica:

“Se questo di Lamberti è il primo film gay, quelli di Ozpetek che sono? Alcuni amici si trovano a Capodanno con appuntamenti al buio, bisticci, ripicche, carnevalate, tristezze: la faticosa normalità gay. Grande abbuffata di stereotipi, con l’effeminato che seduce il maschione, l’omosessuale sensibile, il malato, la lesbica maschia, prevedibile red carpet folk che forse non aiuta la causa anti omofobia. Bravi attori come Balducci, ma siamo ancora alla festa per il compleanno del caro amico Harold”.
Maurizio Porro, Corriere della Sera

“Otto amici, quattro coppie gay: questi gli ingredienti della commedia di Mariano Lamberti, che offre uno spaccato onesto e libero da pregiudizi della realtà omosessuale, forte di un cast ottimamente costruito”.
Lucilla Grasselli, Movieplayer.it

“Più varietà che cinema, commedia fuori tempo massimo leggera fino all’inconsistenza”.
Marzia Gandolfi, MYmovies.it

 

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