Home Uncategorized “Gladiatori di Roma 3D”, il cartoon italiano che vuole conquistare gli USA

“Gladiatori di Roma 3D”, il cartoon italiano che vuole conquistare gli USA

Video conferenza stampa e interviste a Luca Argentero, Belen Rodriguez e Iginio Straffi.

Lo spettacolo è più nell’incanto della sala che nel film vero e proprio. All’anteprima del lungometraggio d’animazione “Gladiatori di Roma 3D”, c’è una nutrita schiera di bambini in occhialetti, le risate e gli “Oooh!” di meraviglia che scaldano il cuore. Regista, sceneggiatore e produttore del kolossal è Iginio Straffi, l’inventore delle amatissime Winx (che oggi vantano un film, un musical, cinque serie tv e un merchandising da 2 miliardi di dollari). Diciamo subito che il cartoon sull’antica Roma è un progetto ambizioso perché non solo è costato 35 milioni di euro e 5 anni di lavoro, ma in primavera sbarcherà sul mercato statunitense in 3.000 copie con la distribuzione della Paramount. Un bel passo per l’italiana Rainbow (un tale spiegamento di forze si ricorda solo per “La vita è bella” e poche altre produzioni nostrane), che dal 18 ottobre avrà il suo banco di prova in poco più di 400 sale nazionali (distribuzione Medusa).

L’intreccio è un classico disneyano con qualche sorpresa. Rimasto orfano dopo la storica eruzione di Pompei, il piccolo Timo (doppiato da Luca Argentero, bravissimo) viene adottato dal generale Chirone e cresciuto nell’Accademia di Gladiatori più famosa di Roma. La vita da eroe, però, non fa per lui: ragazzo mollaccione, pensa solo a spassarsela con gli amici e a correre dietro alla dolce Lucilla (Laura Chiatti), figlia di Chirone e promessa sposa del malvagio Cassius, nipote dell’imperatore Domiziano. Per conquistare la sua bella, Timo è disposto a tutto, anche ad allenamenti estenuanti con un personal trainer d’eccezione, la sensuale e saggia Diana (Belen Rodriguez).

Il film non eguaglia i colossi americani dell’animazione (si pensi a “Shrek” o a “Kung Fu Panda”), ma l’antica Roma è perfettamente ricostruita, i personaggi simpatici e ben disegnati, l’uso del 3D mai eccessivo. Colpiscono le figure femminili (entrambe discretamente doppiate), ovvero il ruolo nuovo (finalmente!), che rivestono all’interno del racconto. Timo diventerà un uomo grazie all’amore per Lucilla e agli insegnamenti della saggia Diana, il ché regala alla dinamica narrativa un’accezione diversa e piuttosto rivoluzionaria, soprattutto se consideriamo il contesto italiano. I dialoghi, a cui ha partecipato anche Michael J. Wilson (“L’era glaciale”), non sono memorabili (le allusioni al doping e alla globalizzazione non bastano a realizzare l’obiettivo di Straffi, un film dagli 8 agli 80), ma divertiranno i più piccoli e strapperanno qualche risata ai genitori accompagnatori. La morale si palesa per tutto il tempo: scontata per gli adulti, potrebbe insegnare qualcosa agli under 10. Musiche spassose e indovinate.

Belen Rodriguez, Luca Argentero, conferenza stampa, Gladiatori di Roma 3D, WWW.RBCASTING.COM

Luca Argentero, intervista, Gladiatori di Roma 3D, WWW.RBCASTING.COM

Belen Rodriguez, intervista, Gladiatori di Roma 3D, WWW.RBCASTING.COM

Iginio Straffi, intervista, Gladiatori di Roma 3D, WWW.RBCASTING.COM

 

Alcuni commenti della critica:

“Pollice su: la caratterizzazione di animali buffi e simpatici e doppiaggio (molto bravo Argentero). Pollice giù: tono (troppe battute metacinematografiche, eccessivi doppi sensi non divertenti per adulti, si straparla di doping nonché viagra). Tutto sommato agli under 8 potrebbe non dispiacere affatto. ma forse si poteva fare di più”.
F. Alò, Il Messaggero

“Troppo impegnato a gareggiare con i cartoon americani, il film smarrisce la propria identità e il regista confeziona una storia senza originalità”.
Alessandra De Luca, Avvenire

“Straffi gira un kolossal molto ironico e con personaggi simpatici. La morale? Per vincere non serve barare ma lottare con le proprie forze”.
Maurizio Acerbi, il Giornale

“La ricostruzione storica della Roma imperiale è ben riuscita, anche se l’animazione è da videogioco. Il confronto con i colossi Pixar e Dreamworks è inevitabile e non regge”.
Giulia Iselle, Cinematografo.it

“Un prodotto realizzato con una grande cura, dalla confezione accattivante e dallo sviluppo narrativo ben congegnato. Il tutto con uno spirito internazionale che non guasta”.
Francesca Fiorentino, Movieplayer.it

“Un divertente film di animazione sulla città eterna in 3D, semplice e con una morale evidente”.
Simona Previti, MYmovies.it

“La morale è immediata, sempre valida per un pubblico di under 10: la volontà trasforma l’inetto in vincente, meglio se passando da referenti televisivi decontestualizzati e un po’ ruffiani”.
Chiara Bruno, Film.it

 

1 commento

  1. Al cinema dove sono stata io purtroppo l’audio era pessimo, qualcuno saprebbe dirmi cosa ha detto la strega dopo aver menzionato la “pillola blu”? L’inquadratura è andata su uno scheletro ma non sono riuscita a sentire le parole!

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