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Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paola Barale e Gianmarco Tognazzi: “Vorrei vederti ballare”

Dopo varie esperienze come assistente alla regia (Rubini, Vanzina e Veronesi per citarne alcuni) Nicola Deorsola debutta con il suo primo lungometraggio “Vorrei vederti ballare” (nel 2002 aveva già firmato il documentario “Movie on the Road”), una commedia sentimentale che si sviluppa toccando temi come l’anoressia, la psicanalisi, il mondo universitario e l’inseguimento dei proprio desideri. Nel cast i due giovani attori protagonisti Giulio Forges Davanzati e Chiara Chiti, affiancati da Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paola Barale e Gianmarco Tognazzi.

La storia è quella di un ventenne, Martino, innamorato di Ilaria, una coetanea ballerina con problemi di disturbi alimentari paziente del padre psicologo. Infatuatosi della ragazza, Martino decide con un trucco di sostituirsi al padre. Inizia così un percorso che porta i due ragazzi a  conoscersi, innamorarsi e ad affrontare i conflitti con se stessi e con i rispettivi genitori.

“Un film che ha avuto un percorso difficile ma che oggi grazie a Microcinema esce nelle sale – ha detto il regista Deorsola –. E’ una storia universale e per questo può incontrare il gusto di diversi tipi di pubblico”. Al debutto come sceneggiatore c’è Giuseppe Fulcheri (anche produttore), noto come autore di brani e tracce per decine di colonne sonore. “Mio padre è psichiatra, quindi nella storia c’è qualcosa che mi appartiene – spiega Fulcheri –. Il suo studio è sempre stato per me un luogo sacro e magico, mi è capitato di innamorarmi di molte sue pazienti”.

Tra i personaggi Paola Barale dà volto a quello più marginale e colorato di Giusy, “una cassiera di un cinema d’essai, che ha rincorso il sogno di fare l’attrice senza riuscirci – spiega la showgirl – Vive nella sua città non rassegnandosi al suo destino, ama vestire ispirandosi alle sue attrici preferite, parla per citazioni ed è un piccolo personaggio che mi ha visto coinvolta al 100%. Con il regista abbiamo creato e plasmato Giusy. Abbiamo fatto una ricerca minuziosa di tutto dagli abiti al colore dei capelli rossi”.

A proposito delle difficoltà incontrate per la distribuzione della pellicola, pronta già da tre anni, Haber si è detto soddisfatto che alla fine questo film abbia visto la luce. “Io ho visto nascere l’idea, dato che da molti anni sono amico del regista e dello sceneggiatore. Con tutta onestà, oggi posso dire che pur credendo in questo lavoro non ci avrei scommesso nulla sulla sua uscita in sala. Quindi, vedere uscire questo film, realizzato a bassissimo budget e dopo tanta attesa è un miracolo. Il fatto è che, dopo aver partecipato a molte opere prime mai arrivate sul grande schermo, si diventa un po’ scettici. So che è sempre più difficile trovare spazio, soprattutto ora che anche i mostri sacri vacillano, e visto il momento nel Paese, ma continuo a fare tante opere prime perché penso sia importante passare il testimone. Mi piace lavorare con i giovani, mettermi in gioco con loro, è un po’ come tornare indietro e ritrovare l’entusiasmo dell’inizio”.

Prodotto dalla Falco in collaborazione con Rai Cinema, “Vorrei vederti ballare” è nelle sale dal 6 dicembre distribuito da Microcinema.

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