Esce al cinema il nuovo capitolo della saga dei motori rombanti. Allacciate le cinture e godetevi lo spettacolo!
Potrebbe essere questa la formula per descrivere il sesto capitolo di una saga prolifica come quella di “Fast & Furious”. Meno macchine e più azione, soprattutto più scontri all’ultimo pugno. E chi sono gli attori che se le danno di santa ragione nei cieli della (neanche troppo) piovosa Londra?
Oltre al cast ormai consolidato (parliamo di Vin Diesel come Dominic Toretto, Paul Walker nei panni di Brian O’Conner) si aggiungono anche nuove, e cattive conoscenze, come Luke Evans, mentre ritornano vecchi amici come Dwayne “The Rock” Johnson, e riappaiono vecchie fiamme, ormai date per spacciate (Michelle Rodriguez), insieme ad agenti speciali davvero “speciali” come Gina Carano.
Dopo aver rovinato l’impero del trafficante Hernan Reyes a Rio in “Fast & Furious 5” Dominic e Brian si ritirano per vivere un’esistenza più “pacifica”, ma alle loro vite manca sempre quell’eccitazione che solo le corse in macchine da capogiro posso dargli, e, soprattutto, avendo compiuto un furto da 100 milioni di dollari non possono rientrare negli Stati Uniti, e sono costretti a vivere da fuggiaschi in giro per il mondo. Per questo motivo decidono di aiutare Hobbs (Dwayne Johnson) a sgominare una banda di pericolosi criminali capeggiata da Owen Shaw (Luke Evans).
Tra scontri e inseguimenti nella capitale inglese le macchine in “Fast & Furious” sono meno protagoniste del solito, il tutto in favore di scontri più fisici fra “rocce” come Vin Diesel e Dwayne Johnson, e superdonne come Gina Carano e Michelle Rodriguez.
Tra scontri improbabili, carri armati e acrobazie al di fuori di ogni immaginazione c’è una Special guest tutta italiana: la Giulietta dell’Alfa Romeo, che fa la sua figura nella scena chiave del film.
“Fast & Furious 6” risulta meno avvincente e convincente del capitolo precedente della saga, ma è comunque consigliato agli amanti della serie e dei motori ruggenti!
Nelle sale italiane dal 23 maggio, distribuito da Universal Pictures.
ALCUNI COMMENTI DELLA CRITICA:
Gabriele Carunchio, Cinematografo.it
Fast and Furious 6 ha questo dalla sua: è un film coatto, il patto con lo spettatore è stretto ancora prima di entrare in sala, Vin Diesel non sarà mai un bravo attore, prendere o lasciare. Ma se si decide per il prendere e lo si fa con cognizione di causa, non si rimane delusi: più di due ore di azione allo stato puro, poche parole e tante buone intenzioni trasmesse a forza di calci in bocca; un A-Team steroidale che nasconde un’epicità tutta anni ’90, in cui il bad guy dal cuore tenero non si gira a vedere le esplosioni e risorge dalle ceneri dopo che per una manciata di secondi al ralenti era dato per spacciato. Qualcuno potrebbe chiedersi se se ne sentiva davvero la mancanza. Ma la risposta non si riesce a sentire, coperta dal frastuono di motori rombanti. E coatti.
Marzia Gandolfi, MYmovies.it
L’ennesima avventura mozzafiato che non risparmia in stravaganza e propellente, frullando girandole meccaniche e inseguimenti da sballo.
Marco Minniti, Movieplayer.it
Il sesto episodio della saga iniziata nel 2001 non tradisce la sua vocazione: c’è l’azione, in dosi sempre più robuste, c’è il piacere per il fan di ritrovare i personaggi a cui è affezionato, e c’è in più una componente grottesca e autoironica, con sequenze d’azione sempre più disancorate dalla credibilità.
Pierpaolo Festa, Film.it
(…) Il sesto capitolo del franchise (che chiude l’arco narrativo di una seconda trilogia) è la dimostrazione che la saga è costruita chirurgicamente per assicurare il massimo dello spettacolo (…).
Francesco Lomuscio, FilmUp.com
(…) “Fast & furious 6” non solo non manca d’indispensabile ironia, ma non dimentica neppure di regalare emozioni all’adrenalina sfruttando in diverse occasioni proprio i potenti bolidi (…).
Francesco Manca, Everyeye.it
Fast & Furious 6 incarna alla perfezione l’archetipo di action-movie con i controfiocchi, e sapere che nel prossimo episodio ci sarà anche un altro pezzo da novanta del cinema action – che appare in concomitanza con i titoli di coda – ci fa letteralmente saltare dalla poltrona…
