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Ettore Scola racconta l’amico Fellini nel ventennale della sua morte

Video e foto del backstage

Un documentario che racconta Federico Fellini nel ventennale della sua morte, dal debutto come disegnatore nel ’39 al quinto Oscar nel 1993. Autore dell’omaggio ad uno dei registi italiani più celebri del mondo è Ettore Scola, che ha presentato alla stampa “Che strano chiamarsi Federico!”, docu-film con materiali di repertorio, backstage, ricordi e episodi della lunga amicizia tra i due registi, che Scola ha scritto insieme alla figlie Paola e Silvia.

Per Scola Fellini era “Un Pinocchio che non è mai diventato un bambino per bene. Aveva un’anima burattinaia, era il ritratto allo stesso tempo di un’Italia esecrabile e adorabile”. Cosa ci sarà in questo film? “Debito e devozione a Federico”. “Che cosa verrà fuori da questo film? Non lo so davvero. – ha detto il regista  – Ma so che mi piacerà. Ho mantenuto fede alle mie promesse quando ho detto che il mio ultimo film sarebbe stato nel 2003 (“Gente di Roma”). Questo infatti non è un film e non è un documentario. Non troverete emozioni della sua visionarietà, è un film fatto di angoli, di piccoli angoli, in cui racconto episodi come la nostra partecipazione al Marc’Aurelio che è stata per noi una piccola università, dell’umorismo capace anche di intervenire sulla realtà per modificarla”. Fellini, aggiunge Scola, “era un uomo fortemente politico”.

Sul set dello studio 5 di Cinecittà, in cui è stato girato il documentario, i piccoli set realizzati per il film: la redazione del Marc’Aurelio, il Bar dove l’insonne Fellini approdava la notte con i suoi amici, l’appartamento in cui il giovane Scola leggeva al nonno cieco il Marc’Aurelio e poi c’è la mitica Lincoln con cui  Fellini andava in giro sempre con i suoi amici la notte e il bagno diurno Cobianchi di Roma. Tra gli incontri notturni di Fellini e Scola, raccontati nel film, quello con un madonnaro (Sergio Rubini) e con una prostituta simil-Cabiria (Antonella Attili).  Tra gli interpreti anche due nipoti di Scola: Tommaso Lazotti (Fellini giovane) e Giacomo Lazotti (Ettore Scola giovane). Fellini anziano è interpretato da Maurizio De Santis, Scola anziano da Giulio Forges Davanzati, mentre Marcello Mastroianni è Ernesto D’Argenio.

Il film è prodotto da Paypermoon, Palomar e Istituto Luce-Cinecittà con Rai Cinema e Cinecittà Studios, in collaborazione con Cubovision di Telecom Italia e sarà co-distribuito in sala in autunno da Bim e Istituto Luce.

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Video backstage

Che strano chiamarsi Federico, Backstage, Ettore Scola racconta l'amico Federico Fellini

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3 Commenti

  1. Ho letto su un lancio stampa che il film sarà in anteprima per un mesetto sulla tv on demand (immagino Cubovision, visto che è tra i produttori). C’è una conferma di questa cosa?

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