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Vincenzo Terracciano e la “Paura di amare”

Stefano Loi (Giorgio Lupano) ha tutto quello che un uomo può desiderare: una moglie che ama, due figli splendidi (Rosabell Laurenti Sellers e Dario Fiorica) ed è presidente di un impero farmaceutico. Ma quando un incidente stradale gli porta via la compagna,  la sua vita perfetta si sgretola: mentre si allontana da ciò che ha di più caro, assiste impotente al deterioramento del rapporto con i figli. Nel pieno di una crisi esistenziale, in fuga da sentimenti ed emozioni, Stefano incontra Asia (Erica Banchi), la baby sitter dei suoi bambini. Tante le differenze tra loro: l’età, il modo di pensare, ma soprattutto la condizione sociale. Lui ha sempre vissuto nel lusso, lei è un’orfana senza un soldo. Complice la cornice primaverile della costa ligure,  i due si avvicinano sempre di più fino ad innamorarsi. Ma un segreto, che riguarda il passato di Asia e coinvolge la famiglia di Stefano, incombe sulla loro unione…

Inizia così “Paura di amare”, storia di una saga familiare torinese che Vincenzo Terracciano (già autore di “Tris di donne & abiti nuziali” con Sergio Castellitto) racconta in sei puntate. Sceneggiata da Maria Ventura e prodotta da Ida di Benedetto e Stefania Bifano per Rai Fiction, la serie è ambientata a Torino ed è stata girata tra la città piemontese, la Serbia e il Montenegro.

La prima puntata andrà in onda domenica 28 novembre in prima serata su Raiuno.

Il cast. Tra gli interpreti anche la produttrice Di Benedetto nel ruolo di una pittrice “cattivissima”,  Marco Falaguasta, Clotilde SabatinoDomenico De Santi. Erica Banchi e Rosabell Laurenti Sellers sono state scelte attraverso il sito www.rbcasting.com dal casting director Roberto Bigherati, che le ha proposte a Terracciano. Dopo un provino su parte (approvato dalla produzione, dal Capostruttura Rai Paola Masini e dal direttore di Rai fiction Fabrizio Del Noce), entrambe le attrici sono state confermate.

“Per il personaggio di Asia ho visto tante ragazze – spiega il regista – ma non riuscivo a trovare il volto giusto. Solo quando ho conosciuto Erica mi sono detto: eccola è lei. Certo, portare in prima serata un’attrice sconosciuta che, a parte un’ottima formazione (il Centro Sperimentale di Cinematografia, ndr), non ha grandi esperienze, è una bella responsabilità. Ma rischiare fa parte del mio mestiere e non me ne sono pentito”. Che cosa l’ha convinta? “Cercavo una ragazza moderna, come icona femminile e come carattere – conclude – tutte qualità che ho visto anche in Erica. Ciò che volevo raccontare non era una bambola, ma un personaggio in cui ogni ragazza può riconoscersi”.

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