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Giampaolo Morelli, “Un bravo ragazzo” alle prese con “Lady Burlesque”

Due fiction in arrivo, la conduzione di un programma su Sky Uno e un libro appena uscito. Giampaolo Morelli non sa proprio stare con le mani in mano. Reso celebre dalla serie televisiva “L’ispettore Coliandro”, l’attore, doppiatore, sceneggiatore e regista napoletano ora esordisce in una nuovo campo: l’editoria.

Dal 25 febbraio è sul mercato “Un bravo ragazzo – Storia di un prestigiatore, erotomane, dislessico e disadattato” (Fazi Editore), il suo romanzo divertente e scanzonato che tratta i problemi adolescenziali. E’ la storia di Raimondo, un giovane di sedici anni, impacciato, timido, disadattato, che messo sotto scacco dai grandi, dal professore che lo considera una nullità, dai genitori che lo costringono a ripetizioni pomeridiane, si allontana dalla realtà facendo dei sogni erotici ad occhi aperti. L’unica cosa che gli riesce veramente bene sono i giochi di prestigio, e saranno proprio quelli che gli permetteranno di mettersi in mostra di fronte ad una ragazza.

“Era da tanto che avevo intenzione di scrivere un libro – racconta l’autore –. Ci ho impiegato un mese e mezzo a terminarlo. Mi sono ispirato a chi ha avuto un’adolescenza difficile, a chi si è sentito uno sfigato in quegli anni, che sono una parte difficile dell’esistenza. Per questo ho voluto raccontarla in questa storia che un po’ è Giovane Holden, un po’ è American Pie. Non sai chi sei, non sai dove vai, credi che la scuola sia la rappresentazione della realtà e ti senti un fallito”.

E a chi intravede una vena autobiografica (visti i suoi esordi nello spettacolo come cabarettista e prestigiatore), lui risponde: “Quando uno scrive attinge a sensazioni che conosce, quali il disagio, la difficoltà, il non sapere cosa farai da grande. Io ero un nerd. Per un motivo che non so, i miei mi hanno mandato a scuola prestissimo. In primo ginnasio, avevo 12 anni. Ero il più piccolo di tutti, glabro e con la vocina. Ma non ero chiuso come Raimondo, che vive nel suo mondo erotico o eroico. In quegli anni nasce la necessità di rapportarsi all’altro sesso. Le compagne non ti filano, perché vanno dietro a quelli più grandi, quelli più fighi. Raimondo si sente senz’armi, sfigato e da origine alle sue fantasie erotiche, quelle che noi maschi facciamo a quell’età perché abbiamo gli ormoni impazziti. Sogni sulle mamme di amici o sulle professoresse”.

Per quanto riguarda gli impegni in tv, a breve lo vedremo nel cast de “La donna della domenica” con Andrea Osvart, mentre in “Baciati dall’amore” per Canale 5 interpreterà un papà di 5 figli abbandonato dalla moglie. Nel cast ci sarà anche Pietro Taricone.

Il 25 marzo inizia su Sky Uno “Lady Burlesque”, il talent show con pubblico dal vivo in cui donne normali, desiderose di fare un’esperienza nel burlesque, si sfidano a colpi di seduzione. Il risultato dell’insegnamento è la valorizzazione della propria femminilità.

“L’etimologia del Burlesque, anche se nasce a fine 800 in Inghilterra, è italiana e significa burla – conclude Giampaolo –. E’ solo una presa in giro, non ha nulla a che fare con la sessualità, con la femminilità e con l’ironia di queste ragazze. Se non fosse stato così non avrei mai presentato il programma in questione. Le donne che fanno lo strip mi mettono una gran malinconia e non le trovo per nulla sexy. Qui c’è solo la voglia di giocare e di imparare un’arte che è la musica, il canto dal vivo, la danza, il mimo e la bellezza dei costumi. C’è l’aspetto ludico della seduzione, come tempo fa nell’avanspettacolo, ‘la mossa’. E’ la donna che si diverte a sedurre il pubblico che vuole essere sedotto, ma è tutto molto giocoso”.

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