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“Talenti in Corto” sbarcano al cinema

ROMA – Giovani talenti approdano in sala. Sono i vincitori della seconda edizione di “Talenti in Corto”, il concorso ideato da Gratta e Vinci e Premio Solinas per sostenere registi e sceneggiatori emergenti, dal primo luglio in 92 schermi cinematografici digitali di tutta Italia con i loro cortometraggi. Grazie alla collaborazione delle associazioni degli esercenti ANEC e ANEM, il pubblico potrà dunque vedere direttamente in sala (e non solo nei festival di settore) i corti selezionati tra i 215 progetti partecipanti: “Black out” di Daniele Riccioni, “Il numero di Sharon” di Roberto Gagnor e “Sotto casa” di Alessio Lauria. In più, dal 4 luglio al 3 settembre sarà possibile vedere e votare on line (sul sito www.talentiincorto.it) i tre film da cinque minuti per eleggere il “talento in corto” più amato dal pubblico.

Filo conduttore delle storie è la fortuna, raccontata con sottile ironia e mai banalmente. Il primo, “Black out”, ha come protagonista un uomo di mezza età (Marco Messeri) che vive barricato in casa, ascoltando Verdi e cucinando prodotti surgelati. L’unico contatto con il mondo esterno è il ragazzo che settimanalmente lo rifornisce di viveri (Andrea Gambuzza) e che, parlandogli della vicina di casa (Paola Tiziana Cruciani), anche lei sola, cerca di riportarlo a una vita normale. “Il numero di Sharon” racconta dell’incontro in videochat tra Andrea (Glen Blackhall) e Lisa (Elena Radonicich): i due si piacciono e però, quando lei gli sta dettando il numero di telefono, scoppia un temporale e la corrente viene meno. Andrea non riesce a segnare le ultime tre cifre ma non demorde e, con la complicità di un barista compaesano (Massimo De Lorenzo), comincia a chiamare tutte le possibili combinazioni di numeri. “Sotto casa”, infine, parla di un trentacinquenne (Riccardo De Filippis) che vive con rassegnazione in una grande città e che, per la prima volta, riesce a parcheggiare davanti all’entrata della propria abitazione. L’evento, di per sé irrilevante, si trasforma in un vero e proprio miracolo: il protagonista si riprende la gioia di vivere che aveva perduto e, con grande felicità della compagna (Susy Laude), decide che è pronto a diventare padre.

“Il successo di Talenti in Corto, l’apprezzamento degli esperti del settore, l’entusiasmo dei giovani autori – ha spiegato il direttore artistico del Premio Solinas, Annamaria Granatello, dopo la proiezione per la stampa – ci riempie di orgoglio ed è la prova che abbiamo avuto ragione: il cortometraggio, ancora troppo spesso erroneamente considerato un prodotto di serie B, è un genere nobile e costituisce la palestra ideale per i giovani talenti di oggi, grandi autori di domani. Tra l’altro realizzare una storia in cinque minuti non è assolutamente facile: è un esercizio fantastico, o meglio una sfida a cui partecipano attivamente sia i concorrenti che la giuria e i tutor di produzione creativa”.

I cortometraggi vincitori sono stati seguiti da giurati e da professionisti del cinema in tutte le fasi di realizzazione, dalla sceneggiatura fino alla produzione. “Sicuramente il talento è il requisito fondamentale per avere successo – ha commentato Marzia Mastrogiacomo, amministratore delegato di Lotterie Nazionali – ma anche la fortuna gioca un ruolo determinante. Ecco perché abbiamo pensato a questo progetto: ci fa piacere credere che la fortuna, attraverso Gratta e Vinci, possa aprire la strada ai giovani talenti italiani che abbiano il coraggio e l’intraprendenza per mettersi in gioco”.

“Di solito non amo i corti – ha dichiarato la produttrice Rita Rusic – quasi sempre li trovo strampalati e privi di una vera storia. Questi però mi hanno colpita, si vede che alla base ci sono delle belle sceneggiature.  Personalmente apprezzo molto tutte le iniziative che danno ai giovani la possibilità di dimostrare ciò che sanno fare, perché se il talento non si può esprimere non serve a niente”. Dello stesso avviso il produttore Nicola Giuliano: “in tutti e tre i corti è stato fatto un ottimo lavoro di scrittura – ha detto – ma anche di direzione degli attori e di montaggio. Penso che la ricerca dei talenti sia un problema nazionale: produrre un corto significa dare la possibilità a un giovane autore di fare palestra, quindi investire su di lui, ma nel mercato di oggi è un tipo di operazione sempre più difficile. Per questo iniziative come Talenti in corto vanno apprezzate e sostenute”.

In sala anche il talento più votato dal pubblico nella prima edizione, Beppe Tufarulo, regista del corto “Al servizio del cliente”. Già premiato con diversi riconoscimenti, l’autore ha annunciato la candidatura ai Globi d’Oro 2011 della stampa estera in Italia. “Nel nostro Paese le occasioni per emergere sono sempre di meno – ha detto – ed è difficile trovare in questo momento iniziative che investano davvero sui giovani. Questo piccolo corto sta dando a me e allo sceneggiatore Fabrizio Bozzetti delle soddisfazioni che vanno oltre le nostre aspettative”.

Per votare il cortometraggio preferito basta registrarsi al sito del concorso. Ogni giorno, tra tutti i votanti, saranno estratti sei ingressi per il cinema validi per due persone, mentre il vincitore dell’estrazione finale avrà diritto a un viaggio per due persone per il Festival di Cannes.

 

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