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TAR blocca “premi di qualità 2006”: tra i registi coinvolti Moretti, Sorrentino, Tornatore e Bellocchio

I migliori registi italiani, tra cui Giuseppe Tornatore, Paolo Sorrentino, Ermanno Olmi, Gianni Amelio, Nanni Moretti, Giorgio Diritti, Emanuele Crialese, Sergio Rubini, Vittorio De Seta e Marco Bellocchio saranno costretti, secondo una direttiva del TAR del Lazio (il Tribunale Amministrativo Regionale) a restituire i fondi dei Premi qualità assegnati nel 2006 a 10 film selezionati dal Ministero per i Beni Culturali.

L’importo da rendere è pari a 250.000 euro, il 71% destinato ai produttori e il 29% ai registi, sceneggiatori, autori, montatori, scenografi, autori di musiche e soggettisti. A beneficiare di tale somma sono stati i film: “Il caimano” di Moretti, “Il regista di matrimoni” di Bellocchio, “La sconosciuta” di Tornatore, “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti, “Centochiodi” di Olmi, “Lettere dal Sahara” di De Seta, “L’amico di famiglia” di Sorrentino, “Nuovomondo” di Crialese, “La stella che non c’è” di Gianni Amelio, “La terra” di Sergio Rubini.

Se l’appello alla mozione sarà rifiutato l’importo andrà restituito in toto. Alla base dell’annullamento c’è stata la richiesta di ricorso dell’avvocato Natalia Paoletti, legale della casa di produzione Luna Rossa, che ha visto negato il riconoscimento di tale premio all’opera ultima di Mario Monicelli, “Le rose del deserto”. Il cavillo a cui ha fatto appello l’avvocato Paoletti era legato alla dichiarazione dei giurati di “aver visto o di conoscere comunque, tutte le opere concorrenti” che ammontavano ad un totale di 80 film. La richiesta, maturata dalla casa di produzione Luna Rossa, è stata dunque quella dell’annullamento dell’articolo del decreto ministeriale del 20 giugno 1966 inerente alla dispensa dall’obbligo di assistere alla proiezione dei film in concorso dai componenti della giuria che dichiarino di aver già visionato le opere, e del provvedimento del 10 marzo 2008 che ha attribuito ai 10 film sopracitati il premio qualità del 2006.

 

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